Vani furori ideologici e il paradosso del referendum

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Avvenire INTERNO

ANSA Aveva colpito, prima dei toni rialzati ieri con lo scomposto invito del ministro Calderoli alle opposizioni a tacere, l’aplomb con cui la maggioranza ha accolto quella che è invece una sonora sconfitta, ovvero il comunicato della Corte costituzionale che cassa, in attesa del testo della sentenza, ben 7 punti della legge sull’autonomia regionale differenziata. Nessun attacco alle «toghe rosse» e nemmeno ingerenze di miliardari americani. (Avvenire)

Su altri giornali

Autonomia, Schlein: "Salvini regali Costituzione a Meloni e ritirino la legge" (La Stampa)

Bisognerebbe fargli una statua in ogni piazza di ogni Comune, soprattutto al Sud visto che l’autonomia servirà tanto al Mezzogiorno per togliersi amministratori come De Luca o Emiliano che in questi anni hanno fatto tanti danni”. (Il Fatto Quotidiano)

“Sono tutti sollevati” dalla decisione della Corte costituzionale sull’autonomia “anche il presidente del Consiglio ed esponenti della maggioranza di governo, dall’aver fermato un disegno che avrebbe demolito l’unità nazionale”. (Il Sole 24 ORE)

Autonomia, A.Fontana: in questo momento Sud ha più risorse di noi

Poiché entrambi cantano vittoria per la sentenza della Corte costituzionale sull’autonomia differenziata, gli uni festeggiando che sia stato respinto il ricorso per la sua totale abrogazione in quanto incostituzionale, gli altri apprezzando invece la bocciatura di sette norme-cardine poiché incostituzionali, più la richiesta al Parlamento di correggerne altre, entrambi i contendenti potrebbero ora dichiararsi soddisfatti e abbassare le pistole, come si faceva un tempo nei duelli. (Corriere della Sera)

È la grande domanda che agita gli schieramenti all’indomani dello stop (parziale) della Consulta sull’autonomia differenziata. Che succede, ora, con il referendum? La consultazione sulla riforma targata Roberto Calderoli era stata lanciata prima dell’estate da partiti e associazioni di centrosinistra. (ilmessaggero.it)

Lo ha detto il presidente della regione Lombardia Attilio Fontana nel corso di un incontro a Rovato (Brescia) con il Ministro Calderoli. – “Ci sarà qualcuno nel nostro paese che non chiederà mai l’autonomia, se la chiedesse dimostrerebbe di non essere in grado di amministrare. (Agenzia askanews)