Il “padrino degli EV” esorta le case a non abbandonarli per gli ibridi: è una scelta folle
La questione delle auto elettriche continua ad agitare l’opinione pubblica, anche in considerazione delle sue ricadute produttive e commerciali. E nella discussione in atto è intervenuto anche un vero e proprio peso massimo, quell’Andy Palmer noto come il “padrino dei veicoli elettrici”. L’ex amministratore delegato di Aston Martin e alto dirigente di Nissan, infatti, ha deciso di lanciare il suo avvertimento alle case automobilistiche, esortandole a non abbandonare i veicoli elettrici per favorire gli ibridi. (ClubAlfa.it)
Ne parlano anche altre fonti
E dimostrano come la transizione all’elettrico stia avvenendo più rapidamente in Cina rispetto all’Occidente. Ma Usa, Ue e anche il Giappone pagano anche gli errori di valutazione delle case automobilistiche. (Vaielettrico.it)
La seconda potenza mondiale, infatti, nel 2025 vedrà le vendite di auto elettriche superare quelle delle auto tradizionali segnando così un traguardo storico che mette il paese del Dragone avanti anche rispetto a molte potenze occidentali. (Autoappassionati.it)
In Cina l’auto elettrica non è più il futuro. O meglio lo è ancora per qualche mese. Già nel 2025, secondo il Financial Times, le vendite di veicoli a batteria supereranno per la prima volta quelle di vetture con motore termico. (Il Fatto Quotidiano)
Mentre in Europa tira aria di crisi, l’auto elettrica conquista la Cina. Nel 2025, per la prima volta, nel Paese asiatico le vendite di auto a batterie supereranno quelle delle vetture a benzina e diesel. (Open)
Nel 2025 le vendite di veicoli elettrici supereranno per la prima volta quelle delle auto a combustione in Cina. (Corriere della Sera)
La notizia, basata sulle stime delle banche d’investimento UBS e HSBC e dei gruppi di ricerca Morningstar e Wood Mackenzie, assume una certa rilevanza considerando che il gigante asiatico, se le previsioni saranno rispettate, raggiungerà l’importante obiettivo in netto anticipo rispetto ai competitor occidentali e, di ben 10 anni, rispetto agli stessi piani del governo di Pechino. (SicurAUTO.it)