Più laureati in Italia, ma la media UE rimane lontana: lo dice l’Istat. Pacifico (Anief): governanti e politici leggano a fondo questi dati per fornire politiche di sostegno a chi studia

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Più laureati in Italia, ma la media UE rimane lontana: lo dice l’Istat. Pacifico (Anief): governanti e politici leggano a fondo questi dati per fornire politiche di sostegno a chi studia Di In Italia si riducono i Neet, anche se sono ancora tantissimi, in compenso aumenta la percentuale di giovani laureati: il divario con la media europea rimane però ampio. Lo dice l’Istat, sottolineando come un titolo di studio elevato favorisca l’occupazione, soprattutto tra le donne, che però continuano ad essere penalizzate nel mondo del lavoro. (Orizzonte Scuola)

Su altre fonti

Le differenze di genere sono più marcate rispetto alla media dell’UE27. In Italia, le donne sono più istruite degli uomini: nel 2023, il 68,0% delle donne tra i 25 e i 64 anni ha almeno un diploma o una qualifica (rispetto al 62,9% degli uomini) e il 24,9% ha un titolo terziario (contro il 18,3% degli uomini). (Tecnica della Scuola)

Non di certo per familismo o poca meritocrazia ma come esempio di un percorso che può essere sostenuto con costanza e portato a termine. È uno degli elementi positivi emersi dall'ultimo report dell'Istat su «Livelli di istruzione e ritorni occupazionali» del 2023, un risultato che conferma che quanto seminato degli anni passati è il percorso su cui proseguire e insistere. (ilmattino.it)

È quanto emerge dal rapporto Istat sui 'Livelli di istruzione e ritorni occupazionali - Anno 2023' ROMA – Le donne in Italia sono più istruite degli uomini: nel 2023, il 68,0% delle 25-64enni ha almeno un diploma o una qualifica (62,9% tra gli uomini) e coloro in possesso di un titolo terziario raggiungono il 24,9% (18,3% tra gli uomini). (Dire)

Manca infatti all'appello addirittura un laureato su due, soprattutto nelle materie tecnico scientifiche. È dunque evidente che il titolo di studio ha una decisa rilevanza sul mercato del lavoro eppure in Italia i laureati sono ancora troppo pochi, rispetto alla media europea, e le imprese faticano a trovare personale specializzato. (ilmessaggero.it)

Attualità Istat, cresce il numero di laureati (+31%). Ma la media UE resta lontana (VeneziePost)

I nuovi dati Istat sui livelli di istruzione e sul vantaggio garantito da una laurea o da un diploma sul mercato del lavoro confermano che studiare è un buon investimento. Stando alle rilevazioni dell’istituto di statistica, infatti, il tasso di occupazione dei laureati di età compresa tra i 25 e i 64 anni nel 2023 ha superato di 11 punti percentuali quello dei diplomati: 84,3% contro 73,3%. (Il Fatto Quotidiano)