Delitto Ravasio, spunta il giallo sulla maternità
Per Adilma Pereira è stato disposto l’accertamento clinico. La donna resta in carcere con l’accusa di omicidio Parabiago – Dicevamo “una storia infinita” e oggi possiamo aggiungere: anche ricca di mistero. Sono parecchi infatti quelli che si celano dietro il caso del delitto consumato ai danni del 52enne Fabio Ravasio: adesso gli inquirenti si stanno interrogando sulla maternità della donna. Come si legge su Prealpina. (Sempione News)
La notizia riportata su altri media
La villa di via Duca di Genova nel centro di Parabiago, residenza di Adilma Pereira Carneiro e Fabio Ravasio, è stata posta sotto sequestro e ora, per arrivare a ricostruire con maggiore precisione i dettagli del piano che ha infine condotto all’omicidio del 52enne, si indagherà anche sugli elementi che potranno emergere dall’analisi di quanto rinvenuto nella casa; altro passaggio fondamentale sarà poi l’esame del contenuto dei telefoni cellulari sequestrati alle otto persone fino ad ora sottoposte a fermo, mentre si sta cercando di chiarire la vicenda della paternità degli ultimi due figli di Adilma. (IL GIORNO)
Lo scopo, secondo gli inquirenti, era di farli diventare unici eredi del patrimonio familiare e personale del benestante Ravasio (circa 3 milioni di euro tra beni mobili ed immobili), figlio unico. (IL GIORNO)
I due gemelli, che secondo le testimonianze venivano trattati dalla vittima come se fossero suoi, non sono stati riconosciuti ufficialmente dal parabiaghese. (LegnanoNews.com)
Il delitto Ravasio di Parabiago sugli schermi nazionali (Sempione News)
Tuttavia, manca un atto di riconoscimento formale dello stesso Ravasio nei confronti di quei bambini. PARABIAGO – Adilma Pereira Carneiro fece registrare gli ultimi due figlioletti all’anagrafe con il cognome di Fabio Ravasio (nella foto, di fianco a lei) lo scorso 8 agosto, cioè il giorno prima di farlo uccidere. (malpensa24.it)
Parabiago (Milano), 4 settembre 2024 – Era una delle posizioni in “divenire” ormai da qualche giorno e, dopo gli ultimi interrogatori, anche un nono soggetto è entrato nel registro degli indagati della procura delle Repubblica di Busto Arsizio nel contesto dell’inchiesta che punta a chiarire i particolari della morte di Fabio Ravasio, il 52enne parabiaghese volontariamente investito e ucciso lo scorso 9 agosto a compimento di un piano ordito dalla compagna, la 49enne Adilma Carneiro Pereira. (IL GIORNO)