‘Napoli New York’. Favino: “la storia di due bambini che vanno verso un sogno”
Nell’immediato dopoguerra, tra le macerie di una Napoli piegata dalla miseria, i piccoli Carmine e Celestina tentano di sopravvivere come possono, aiutandosi a vicenda. Una notte, s’imbarcano come clandestini su una nave diretta a New York per andare a vivere con la sorella di Celestina emigrata mesi prima. I due bambini si uniscono ai tanti emigranti italiani in cerca di fortuna in America e sbarcano in una metropoli sconosciuta, che dopo numerose peripezie, impareranno a chiamare casa. (Cinecittà News)
Ne parlano anche altre fonti
– Federico Fellini l’aveva scritto prima di esordire dietro alla macchina da presa, verso la fine degli anni Quaranta, con l’inseparabile amico Tullio Pinelli. Quel soggetto di un’ottantina circa di pagine, si intitolava Napoli-New York e così si intitola il film di Gabriele Salvatores, dal 21 novembre nelle sale. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Pierfrancesco Favino: "In Napoli-New York, una storia di immigrazione in cui la solidarietà vince su tutto" (La Stampa)
Fingendosi sordo dinnanzi alla proposta indecente di qualche mese fa del PSG, standosene a luccicarlo e a lusingarlo con una proposta di rinnovo che sta ancora lì, sui tavoli, e che ha bisogno d’essere letta”. (Terzo Tempo Napoli)
Con la pausa Nazionali pronta a prendersi la scena, l’Inter può recuperare energie in vista del prosieguo del campionato. Fabrizio Biasin ha espresso il suo pensiero sugli ultimi giorni, tra le frecciatine di Scaroni e le parole di Conte. (Inter-News)
Certo sono opere diverse: Sorrentino con “Parthenope” ha già provocato una valanga di giudizi e commenti, peraltro espressi anche da signori che al cinema non ci vanno mai, “Napoli New York” non ha ancora affrontato il giudizio del pubblico ma il regista Salvatores dichiara di avere sviluppato un soggetto ideato a suo tempo da Fellini e l’ultima stagione di “L’amica geniale” tratta dal bestseller della Ferrante sta dando l’impressione di spegnersi in un deserto d’emozioni e creatività. (ilmattino.it)
È uno state of mind. «Sono nato dietro piazza del Plebiscito. (leggo.it)