Sentenza sul crocifisso in aula, il prof festeggia (in riunione con i no pass)
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All’inizio, nel 2009, smontando il crocifisso dal muro durante le sue lezioni e rimettendolo al suo posto quando aveva finito.
Franco Coppoli ha sorvolato sul fatto che la Cassazione ha stabilito che quel crocifisso in classe non era affatto discriminatorio nei suoi confronti, negandogli il risarcimento richiesto.
di Alessandra Arachi. Era stato sospeso già due volte per aver nascosto il crocifisso in aula. (Corriere della Sera)
Se ne è parlato anche su altri media
«Vogliamo mettere accanto al crocifisso i simboli delle altre religioni? «Spiace che il crocifisso, nonostante il nobile significato cui rimanda, sia, di tanto in tanto, fatto oggetto di sterili polemiche e inutili contese - dichiara Suor Monia -. (leggo.it)
Il gesto di togliere a forza, da sé, il crocifisso voluto dagli alunni non pare esattamente un atto educativo. La libertà del no può annientare la libertà altrui del sì? (Avvenire)
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In ogni caso, ha aggiunto, “le mie ragioni vengono affermate, in quanto finalmente viene detto che imporre il crocefisso in un ufficio pubblico è in contrasto con la Costituzione. Il rammarico per il professor Metastasio è che “questa sentenza arrivi ben 13 anni dopo i fatti” (Tecnica della Scuola)
Cassazione, in caso di richiesta anche simboli di altre religioni. “È innegabile che quell’uomo sofferente sulla croce non possa che essere simbolo di dialogo”, aggiunge. (MilanoPost)
La Cassazione ha detto “Sì al crocifisso in aula. “L’aula può accogliere la presenza del crocifisso – si legge nella sentenza 24414 – quando la comunità scolastica interessata valuti e decida in autonomia di esporlo, eventualmente accompagnandolo con i simboli di altre confessioni presenti nella classe e in ogni caso ricercando un ragionevole accomodamento tra eventuali posizioni difformi”. (Papaboys 3.0)