Strage Paderno Dugnano, Don Mazzi: «Il 17enne? Farei come con Erika Di Nardo, mi sforzerei di ascoltare»
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Il piglio di chi a quasi 95 anni ha visto ragazzi smarriti, perdersi e ritornare sani dall’inferno. L’invito a non dare giudizi, fare interpretazioni azzardate su quel che a volte è destinato a restare un mistero, ma non per questo condiziona il recupero. Don Antonio Mazzi, fondatore della comunità Exodus, c’è un 17enne che ha sterminato la famiglia. Ciò provoca angoscia e porta a chiedersi perché. (ilmessaggero.it)
Ne parlano anche altre fonti
« Ho compiuto questo gesto perché pensavo in quel momento che potesse essere la soluzione a un malessere che provavo da giorni , ma non ce l’avevo con la mia famiglia, non ci pensavo dal giorno prima, anzi pensavo anche ad altre soluzioni come andarmene di casa». (Gazzetta del Sud)
Dopo l’autorizzazione sarà fissata la data. "Riccardo è provato, non è una condizione facile, aspetta il nonno", ha spiegato il legale Amedeo Rizza. (IL GIORNO)
Per la giudice il carcere è "l'unica misura possibile" vista la gravità del fatto e ha confermato l'impianto accusatorio. (Adnkronos)
«Sul movente non c'è ancora una risposta precisa, il giorno prima aveva pensato, non all’omicidio, ma a quale potesse essere la soluzione al malessere che era esploso nei giorni precedenti"». (Corriere TV)
Il giovane, rinchiuso nel carcere minorile Beccaria di Milano, spera di riprendere il suo percorso scolastico. La linea della difesa sembra essere tracciata: nei prossimi giorni si lavorerà alla nomina di un consulente per accertamenti psicologici e psichiatrici. (ilmessaggero.it)
Ad analizzare questi crimini efferati è la criminologa Linda Corsaletti, alla quale abbiamo chiesto se c'è un FATTORE COMUNE. Omicidi che lasciano spesso sotto choc l'intera collettività e per i quali a pagarne poi "il prezzo" sono i sopravvissuti. (Civonline)