Auto elettriche, perchè le utilitarie vanno costruite in Italia con la tecnologia cinese

Serve più competitività nel settore automobilistico italiano. La premier Giorgia Meloni ha da poco firmato un accordo con il Primo Ministro cinese Li Quiang, che include 6 punti chiave, tra cui la sicurezza alimentare e la produzione di auto elettriche. Federico Visentin, presidente di Federmeccanica, ritiene che il punto più cruciale sia proprio l’auto elettrica, di cui attende i dettagli. Visentin, intervistato da il Corriere della sera è stato tra i primi a sostenere l’ingresso di un nuovo attore nell’industria automobilistica italiana, oltre a Stellantis (Economy Magazine)

La notizia riportata su altre testate

Il Memorandum di collaborazione industriale che abbiamo sottoscritto è un passo significativo che comprende ora settori industriali strategici come la mobilità elettrica e le rinnovabili, settori dove peraltro la Cina già da tempo opera sulla frontiera tecnologica, il che le richiede di agire come un’economia pienamente sviluppata, quale è, condividendo con i partner le nuove frontiere di conoscenza. (HDmotori)

"Spero che il viaggio di questi giorni possa sbloccare eventuali accordi. (Liberoquotidiano.it)

Vavassori (Anfia): «Sono le nostre tecnologie che spingono i cinesi a costruire auto in Italia»

LEGGI – Meloni va da Xi e rientra nella Via della Seta: affari per “aiutare le imprese” Chi conosce i riti della diplomazia cinese spiega che “l’importante è non fargli mai perdere la faccia”. (Il Fatto Quotidiano)

E che entro un anno potrebbero vedere la luce i primi insediamenti». Il presidente di Anfia (Associazione nazionale filiera industria automobilistica) ha fatto parte della delegazione di imprenditori nella missione in Cina, guidata da Giorgia Meloni (ilmessaggero.it)