Schlein cita Prodi-Veltroni: Pd casa di tutti ma aperto al nuovo

Roma, 14 dic. Elly Schlein cita Romano Prodi e Walter Veltroni, assicura che "questa è la casa di chi si riconosce col giusto orgoglio nelle storie precedenti", ma aggiunge che il Pd è "anche la casa di una nuova generazione... Siamo qui per proseguire il percorso avviato quel 14 ottobre del 2007. Allo stesso tempo siamo qui per cambiare". La segretaria democratica lo ha detto parlando all'assemblea del partito. (Tiscali Notizie)

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Ma esiste la realtà vera, testarda nei numeri e nella vita quotidiana degli italiani". "Ad Atreju va in scena il favoloso mondo di Meloni, con trovate propagandistiche che raccontano che il Paese va a gonfie vele. (Sky Tg24 )

Lo ha affermato la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, che aggiunge: “Questo governo dimostra ogni giorno di non conoscere più il Paese che dovrebbe rappresentare, preferendo celebrare se stesso invece di affrontare le sfide che milioni di cittadini vivono quotidianamente”. (Agenda Politica)

E, al tempo stesso, per richiamare gli alleati a lavorare contro "il vero avversario". Le discussioni sul possibile "federatore" Ernesto Ruffini non vengono nemmeno sfiorate dalla leader democratica, solo Francesco Boccia dice qualcosa, rispondendo alle domande dei cronisti, facendo capire che i democratici non credono molto nell'operazione. (Tiscali Notizie)

Schlein su Meloni ad Atreju: «Arroccata tra palazzi, non conosce il Paese»

La segretaria del Pd sceglie l’assemblea nazionale del suo partito per spedire, come mai prima, una serie di messaggi ai compagni di dentro e a quelli di fuori, compresi i tanti soggetti in movimento per costruire la gamba centrista che manca alla coalizione di centrosinistra: il Pd “unito e plurale”, che grazie a lei è tornato a correre, resta il perno dell’alterna… (la Repubblica)

ROMA — «Sono lusingato dell’importanza che la premier mi attribuisce, al punto da arrivare a riscrivere la storia pur di attaccarmi». Non senza ironia Romano Prodi risponde così al violento attacco di Giorgia Meloni che ieri ad Atreju ha insinuato dubbi su come l’Italia entrò nell’euro, definendo le recenti critiche prodiane «improperi isterici». (la Repubblica)

«Il comizio di Giorgia Meloni ad Atreju è la fotografia di una destra ormai arroccata tra il palazzo e la festa di partito, lontana dal Paese reale. Mentre le famiglie fanno i conti con il caro vita, coi salari bassi e le pensioni povere, la presidente del Consiglio parla a una platea chiusa, ripetendo slogan che non rispondono alle vere priorità degli italiani. (ilmessaggero.it)