Borse globali in calo

Le Borse europee trattano in ribasso, con l’Euro Stoxx 50 che cede il 2,21%. Sul fronte societario si segnala che Astrazeneca ha dichiarato di voler espandere la capacita in R&D negli Stati Uniti. A Piazza Affari, il Ftse Mib perde il 2,04%, penalizzato dai comparti auto e servizi finanziari. Mediobanca scivola (-8,44%) dopo i risultati trimestrali. Wall Street prosegue debole, con i maggiori listini azionari in calo, dopo la chiusura record di ieri. (Milano Finanza)

Ne parlano anche altre fonti

Torna il segno meno sulle Borse europee, dopo l'euforia della vigilia con il «Trump-trade» che pareva aver contagiato anche il Vecchio Continente. Se Wall Street continua a macinare record (l'S&P ha chiuso per la prima volta ieri sopra i 6 mila), l'Asia è tutta in rosso e anche in Europa in avvio prevalgono le vendite. (Corriere della Sera)

Le borse europee scendono in avvio di seduta. Francoforte perde l’1%, Parigi l’1%, Londra lo 0,51% e Milano lo 0,92% a 34.029 punti con lo spread Btp/Bund in aumento a 128,14 punti base in attesa dell’asta di Bot annuali (rendimenti attesi in calo). (Milano Finanza)

Il differenziale tra i Btp e i Bund tedeschi è aumentato, chiudendo a 128 punti base, rispetto ai 126 della sessione precedente, con il rendimento del decennale italiano che aumenta di 4 punti base al 3,63%. (Tutto Juve)

Borsa chiusura 12 novembre: a Wall Street si raffredda l’effetto Trump e l’Europa sprofonda. Mediobanca ko (-8,15%)

L’ effetto Trump pare affievolirsi sui mercati europei, che dopo l’euforia di ieri tornano a fare i conti con l’agenda del nuovo presidente Usa e - più a breve termine - guardano i dati macro in arrivo in settimana. (Il Sole 24 ORE)

Segno meno anche per il FTSE Italia Mid Cap (-0,6%) e per il FTSE Italia Star (-0,74%). I principali indici azionari statunitensi hanno registrato rialzi frazionali nella prima seduta della settimana. (SoldiOnline.it)

La squadra di Donald Trump si va delineando, ma i nomi che circolano, come quello dei “falchi” Marco Rubio e Mike Waltz, spaventano i mercati europei soprattutto in vista dei dazi che colpiranno il Vecchio Continente e la Cina. (FIRSTonline)