Il sindaco Carovani: «Il deposito va spostato, è incompatibile»
Articolo Precedente
Articolo Successivo
“Nonostante le attività e le esercitazioni per il rischio di incidenti, chiediamo che si ripensi complessivamente questo insediamento nel cuore di Calenzano, a due passi dalla ferrovia, a 300 metri dall’autostrada A1 ed a 500 metri dall’A11. Dove insiste, insomma, un nodo infrastrutturale, oltre che di contesto urbanistico, molto critico e delicato”. Butta il sasso nello stagno Giuseppe Carovani, che di Calenzano è stato il sindaco (diessino) dal 1999 al 2009, e che l’anno scorso è tornato alla guida dell’amministrazione comunale con un’alleanza di sinistra, battendo la candidata del Pd. (il manifesto)
Se ne è parlato anche su altri media
Non è solo il vento di tramontana che soffia su piazza Vittorio Veneto a far stringere nei giubbotti e nei piumini le oltre mille persone che partecipano alla manifestazione di Cgil Cisl Uil per reclamare più sicurezza. (il manifesto)
Inaccettabile, perchè non è possibile che chi va la mattina a lavorare non ha la certezza di ritornare la sera dai propri cari”. – “Ancora una volta in piazza con i sindacati a piangere delle persone morte mentre lavoravano. (Agenzia askanews)
Aci Livorno comunica che, a seguito del tragico incidente avvenuto a Calenzano e lo sciopero alla raffineria Eni di Livorno di questa mattina, molti degli impianti di carburante a marchio non hanno ricevuto l’ordinaria fornitura. (QuiLivorno.it)
Intera giornata di sciopero per i dipendenti della G&A di Genova Bolzaneto, azienda di trasporto su gomma di prodotti petroliferi e chimici, in solidarietà ai familiari e colleghi delle vittime di Calenzano (Primocanale)
“Mai accaduto qui a Calenzano un evento così drammatico dal dopoguerra”, così il Sindaco di Calenzano alla manifestazione a Calenzano di Cgil, Csl e Uil dopo la strage. “Dobbiamo pretendere che vengano risparmiate le vite delle persone, non la manodopera”, ha detto il Sindaco - Agenzia VISTA / Alexander Jakhnagiev /CorriereTv (Corriere TV)
Una lettera. Che denunciava «continue anomalie sulla base di scarico» nel deposito Eni di Calenzano. L’ha scritta Vincenzo Martinelli, una delle cinque vittime dell’esplosione, alla sua azienda Bt Trasporti. (Open)