Il sindaco Carovani: «Il deposito va spostato, è incompatibile»
“Nonostante le attività e le esercitazioni per il rischio di incidenti, chiediamo che si ripensi complessivamente questo insediamento nel cuore di Calenzano, a due passi dalla ferrovia, a 300 metri dall’autostrada A1 ed a 500 metri dall’A11. Dove insiste, insomma, un nodo infrastrutturale, oltre che di contesto urbanistico, molto critico e delicato”. Butta il sasso nello stagno Giuseppe Carovani, che di Calenzano è stato il sindaco (diessino) dal 1999 al 2009, e che l’anno scorso è tornato alla guida dell’amministrazione comunale con un’alleanza di sinistra, battendo la candidata del Pd. (il manifesto)
Se ne è parlato anche su altri media
Esclusa l’ipotesi di una detonazione causata da esplosivi. La procura conferma di aver aperto un fascicolo per omicidio colposo plurimo – sono morte cinque persone – crollo doloso di costruzioni o altri disastri e rimozione dolosa delle cautele contro gli infortuni sul lavoro. (Il Fatto Quotidiano)
La procura di Prato conferma di aver aperto un fascicolo per omicidio colposo plurimo, crollo doloso di costruzioni o altri disastri e rimozione dolosa delle cautele contro gli infortun… (La Repubblica Firenze.it)
Maria Antonietta Pascale, la moglie di Gerardo Pepe, uno dei manutentori della Sergen di Potenza impegnati nei lavori al sito, morto nell'esplosione di Calenzano. La donna, insieme all'anziana madre di Pepe si è presentata questa mattina ai cancelli del deposito Eni dove si stava svolgendo la commemorazione per le vittime da parte dei consiglieri regionali che hanno osservato un minuto di silenzio. (LA NAZIONE)
Il sindaco di Calenzano: "Dobbiamo aprire una riflessione" (LA NAZIONE)
Martinelli, autotrasportatore per Bt Trasporti, aveva denunciato "continue anomalie sulla base di scarico" in una lettera inviato alla sua azienda in risposta a una contestazione disciplinare. Il camionista aveva riferito che il giorno del rifiuto di completare un viaggio, "il carico del braccio di benzina non erogava il prodotto", aggiungendo che gli addetti avevano deciso di sospendere l’operazione facendolo scollegare dai dispositivi di carico. (Il Giornale d'Italia)
I sindacati confederali Cgil-Cisl-Uil scendono in piazza per chiedere sicurezza sui luoghi di lavoro dopo l’ennesima strage di lavoratori al deposito di carburanti di Calenzano e ad appena dieci mesi dall’incidente mortale al cantiere di via Mariti, a Firenze. (il Resto del Carlino)