La morte della professoressa Frugoni: se ne va una tenace guerriera

Quando avevo i bimbi piccoli mi alzavo alle cinque per studiare fino all’orario di scuola.

"Finché è vissuto mio padre – , il medievista Arsenio Frugoni – raccontava - , io ho fatto la bibliotecaria

Tenace e guerriera, come le donne medievali che aveva raccontato nel suo ultimo libro, Chiara Frugoni è morta sabato a 82 anni.

"E’ stata una vita durissima – aveva raccontato in una intervista alla Nazione pochi mesi fa -. (LA NAZIONE)

Se ne è parlato anche su altri media

Come orientarsi nel vasto dibattito storiografico e nei confini della memoria pubblica al di là di strumentalizzazioni, banalizzazioni, visioni depurate e delegittimazione valoriale? Antifascismo e Resistenza, memoria pubblica e dibattito storiografico: a Cagliari lo studioso dell’eta’ contemporanea, Santo Peli promuovono l’evento l’issasco e l’associazione “Antonio Gramsci”. (Sardegna Reporter)

La studiosa è morta a Pisa, all'età di 82 anni: aveva insegnato alle università di Pisa, Roma e Parigi. Tra la figura di Francesco d'Assisi e il racconto della vita quotidiana dei cosiddetti anni bui, Chiara Frugoni ha portato nuova luce sul Medioevo. (la Repubblica)

Addio alla storica, scrittrice e accademica italiana. È stata collaboratrice del «manifesto» (Il Manifesto)

Un altro merito rilevante di Chiara Frugoni era peraltro stato quello di contribuire a liberare il Medioevo dall’immagine stereotipata ed errata di un periodo buio, di arretramento della civiltà Chiara Frugoni era andata a scuola dalle suore, che per lei erano state, ricordava, una scuola di ateismo per la loro incredibile rigidità e le loro ossessioni bigotte. (Corriere della Sera)

Storie di un santo (Feltrinelli ragazzi), Storia di Chiara e Francesco (Einaudi), Vita di un uomo: Francesco d’Assisi (Einaudi), tutti di grande successo. Epidemie, prodigi, fine del tempo’ (Il Mulino) in cui Il Medioevo parlava all’oggi attraverso le tante paure arrivate fino a noi (Blitz quotidiano)

È da allora infatti ci accompagnano concezioni che ancora riguardano la donna nella nostra società come il messaggio, molto propagandato dai media, che la donna debba sempre piacere all’uomo". "Delle donne nella Storia non si parla mai. (QUOTIDIANO NAZIONALE)