Più dischi e mocassini, meno tablet e tv: ecco come cambia la voglia di shopping degli italiani

ROMA – Più mocassini, lavatrici, profumi e dischi in vinile. Una certa nostalgia spinge all’acquisto dei giochi da tavola. In compenso meno voglia di tablet, televisori, spazzolini elettrici e prodotti dimagranti. Lo shopping di Natale è ufficialmente partito, ma cosa si merita un posto d’onore nel carrello degli italiani? L’Osservatorio Non Food di GS1 Italy, che da 20 anni fotografa in Italia i… (la Repubblica)

La notizia riportata su altre testate

tormentone di cosa fare, dove, come, con chi, cenone della vigilia o pranzo l’indomani e, cuore della magia, lo spacchettamento dei regali sotto l’albero. Forse nessuna festa ha un cammino di avvicinamento lungo come il Natale, che ormai in molte vetrine si accende già alla fine di ottobre. (BergamoNews.it)

Un paradosso se si pensa che circa 1 su 3 puntava a spendere meno del 2023. Viaggi e cenoni pesano sulle tasche degli italiani. (Corriere della Sera)

Nel periodo natalizio, tra coloro che preferiscono trascorrere le feste in casa o al ristorante e coloro che scelgono di viaggiare, emerge un quadro eterogeneo delle abitudini degli italiani. (Torino Cronaca)

Natale e Capodanno a tavola, se ne vanno 3,5 miliardi di euro

Spese ridotte a Natale per gli italiani Pesa sul rallentamento dei consumi rispetto allo scorso anno l'inflazione, mentre è aumentato grazie alla maggiore occupazione l'importo delle tredicesime. Di questi, circa 9 miliardi sono stati riservati ai regali, 12,7 ai viaggi e 3 ai pasti per festeggiare le festività. (QuiFinanza)

Non parliamo del morale, della morale, di politica o di conflitti. Sarà interessante capire, in gennaio, com’è andato il Natale. (Corriere della Sera)

Secondo un'indagine di Altroconsumo, la spesa media sarà di quasi 500 euro a famiglia, in crescita rispetto allo scorso anno (Open)