I Cure tornano con Songs of a lost world, nuovo disco dopo 16 anni di silenzio

– È stato annunciato, poi cancellato, promesso e infine pubblicato. Dopo 16 lunghi anni di silenzio discografico, i Cure tornano sulle scene con l’attesissimo album Songs of a lost world. La band guidata dall’iconico cantante e polistrumentista Robert Smith aggiorna il proprio sound ai canoni del rock alternativo contemporaneo, senza snaturarsi. Restano dunque la malinconia, le atmosfere oscure, gli arrangiamenti spettrali e i testi pieni di simboli e immagini che hanno caratterizzato gli oltre quarant’anni di carriera del gruppo inglese. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

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Il successivo lavoro in studio fu un altro successo in tutto il mondo. Wish è ad oggi l’album della band più venduto di sempre e ottenne anche una nomination ai Grammy. Tra le tante canzoni del disco, la più famosa è la ballad Friday I’m in Love, emblema della solarità che contraddistingue tutto l’album. (Sky Tg24 )

Ci vogliono tre minuti perché arrivi la voce di Robert Smith nel primo brano del nuovo album dei Cure, il ritorno dopo sedici anni. Tre minuti in cui Alone si dipana in maniera potente e orchestrale, quasi una mini suite dall'incedere malinconico e drammatico. (Panorama)

'Songs of a Lost World', il nuovo album firmato The Cure uscito oggi a 16 anni di distanza dall'ultimo, ha ricevuto recensioni entusiastiche sui media del Regno Unito, che lo definiscono come uno dei migliori nella lunga storia della band britannica diventata celebre fra gli anni '80 e '90 con successi come 'Boys Don't Cry', 'Close To Me' e 'Friday I'm In Love'. (La Nuova Venezia)

Cure, guarda qui il livestream con le canzoni di ‘Songs of a Lost World’

Sono passati sedici anni dall'ultimo disco dei Cure, 4:13 Dream. Ma, alla fine, il gruppo post-punk britannico è tornato. Ne è passato di tempo da "4:13 Dream". Ma, alla fine, il gruppo post-punk britannico è tornato. (Sky Tg24 )

Una buona notizia in ogni caso, per quanti in questi anni hanno mantenuto intatta la passione per la band di Robert Smith, magari grazie ai suoi torrenziali e sempre appaganti rituali live. (Onda Rock)

Nei giorni scorsi la band, che oltre a Robert Smith comprende Simon Gallup, Roger O’Donnell, Perry Bamonte, Jason Cooper e Reeves Gabrels, ha suonato due set promozionali per la BBC. Nell’intervista, il cantante ha detto di avere delle pecore che vivono solo di notte e che sta tentando di ammaestrare. (Rolling Stone Italia)