"Continue anomalie". Il presentimento di un camionista vittima dello scoppio di Calenzano
La prima vittima dell'esplosione verificatasi nel deposito Eni di Calenzano, Vincenzo Martinelli, aveva fatto presente già nei mesi scorsi all'azienda di trasporti per la quale lavorava di aver riscontrato una serie di anomalie nelle operazioni di carico nel sito (il Giornale)
Ne parlano anche altri giornali
Vincenzo Martinelli è stata la prima vittima a essere recuperata dopo l'esplosione del deposito Eni di Calenzano. Martinelli aveva chiesto un confronto con i responsabili della sicurezza dopo un episodio in cui il carico di benzina aveva subito numerosi ritardi. (ilmattino.it)
Era preoccupato Vincenzo Martinelli, il primo autotrasportatore estratto senza vita dalle macerie del deposito Eni di Calenzano. È quanto emerge da un “carteggio”, di cui Repubblica è entrata in possesso, tra lo stesso Martinelli e l’azienda… (La Repubblica Firenze.it)
Da un lato la miccia dell’esplosione, che potrebbe essere stata provocata secondo i pm, dalla “chiara inosservanza delle rigide regole previste” e da una “condotta scellerata”: consentire lavori di manutenzione, affidati da Eni a una ditta esterna, Sergen, che potrebbero – è l’ipotesi da verificare – aver innescato la bomba. (Il Fatto Quotidiano)
CALENZANO — Avrebbero dovuto «rimuovere alcune valvole e tronchetti per mettere in sicurezza una conduttura per la benzina dismessa da anni». Ma, forse, hanno toccato quello che non dovevano. (La Repubblica Firenze.it)
Il deposito Eni di Calenzano è stato messo sotto sequestro dalla procura di Prato nell’ambito dell’inchiesta aperta in seguito alla violenta esplosione che il 9 dicembre ha squassato l’impianto uccidendo cinque persone. (Open)
Lo ha annunciato questa mattina il sindaco Giuseppe Carovani, partecipando all’omaggio alle vittime davanti ai cancelli del deposito, insieme alle Istituzioni regionali e a rappresentanti della Giunta e del Consiglio comunale. (055firenze)