Nel 2035, Ue consegna le auto alla Cina
Industrie europee impreparate L’Unione europea, con molto coraggio, ha deciso che dal 2035 le industrie delle auto non potranno più costruirne col motore endotermico, ma dovranno avere trazione elettrica. L’Ue, inoltre, ha stabilito che dal 2050 le auto a benzina, diesel e gas non potranno più circolare. La Comunità europea dovrebbe quindi investire enormi risorse e trasformare in circa dieci anni tutte le fabbriche che producono auto a costi di manodopera e di componenti ridotti, cosicché i prodotti finiti avrebbero dei prezzi finali in linea con quelli dei due grandi produttori di auto elettriche a livello mondiale e cioè la Tesla negli Stati Uniti e la Byd in Cina (Quotidiano di Sicilia)
Ne parlano anche altri media
Un anno drammatico, quello che, automobilisticamente parlando, si sta per chiudere. E il 2025 non promette nulla di meglio, almeno in Europa dove aleggia l’aria di crisi causata da una tempesta perfetta di vetture elettriche che si vendono molto poco, investimenti miliardari che non ritornano, fabbriche che chiudono anche in Germania. (Il Sole 24 ORE)
Cina a gonfie vele (Milano Finanza)
Secondo la società di ricerca Dataforce, citata da Bloomberg, Byd, Saic e Mg si sono accaparrate il 7,4% di tutte le auto elettriche, contro l’8,2% del mese precedente: si stratta della peggior performance da marzo Si vedono i primi effetti dei dazi europei sull’import di auto elettriche cinesi. (Sky Tg24 )
Il settore automobilistico globale affronta un periodo di cambiamento radicale. (Agenda Digitale)
Se fino a qualche anno fa erano oggetti esotici, oggi le auto cinesi stanno diventando una realtà sempre più importante sulle nostre strade. (AlVolante)
La gerarchia. Nonostante l'ascesa cinese, i "cinque grandi" produttori europei (Volkswagen, Stellantis, Renault, BMW e Mercedes-Benz) continuano a rappresentare il grosso delle vendite con il 65% del totale, mentre i giapponesi si fermano al 13% e i coreani al 7,5%. (Quattroruote)