Crowdstrike: le scuse per il mega disservizio passano per una gift card da 10 dollari e intanto arrivano scam a tema

La decisione di CrowdStrike di offrire una gift card da 10 dollari da spendere su Uber Eats come risarcimento per l’interruzione del servizio, che ha causato giganteschi disagi a molte aziende a livello mondiale, è stata accolta con scetticismo e critiche da parte dei clienti. Questo a conti fatti, piccolissimo risarcimento, è stato scoperto grazie ai colleghi di Tech Crunch, mostrando la mail ricevuta da diverse realtà colpite dalla problematica in cui viene offerte la carta regalo come riconoscimento al “lavoro aggiuntivo che l’incidente del 19 luglio ha causato“. (Webnews)

Ne parlano anche altre testate

Ennesima figuraccia di CrowdStrike, la società di sicurezza informatica che la scorsa settimana ha bloccato oltre 8 milioni di computer Windows in tutto il mondo. Secondo quanto riportato da alcuni utenti su X, in questi giorni la società sta regalando ai suoi partner una carta regalo Uber Eats da 10 dollari per scusarsi dell’accaduto. (WIRED Italia)

Una falla del sistema informatico di Microsoft ha messo in ginocchio milioni di utenti nel mondo, incluse banche e aeroporti. I dispositivi interessati al malfunzionamento sono stati 8,5 milioni. Il danno ha interessato l’Europa e gli Stati Uniti, ma Russia e Cina ne sono uscite indenni. (Radio Radio)

Bloccati in Inghilterra dal crash informatico. C’è anche un gruppo di giovani polesani tra coloro che hanno dovuto fare i conti con i disagi provocati dal “bug” che, dallo scorso venerdì, ha letteralmente paralizzato gli aeroporti di tutto il mondo, causando la cancellazione di migliaia di voli, oltre a ritardi e posticipi. (La Voce di Rovigo)

Il caos Microsoft-Crowdstrike: il Garante Privacy avvia accertamenti

La notizia aveva iniziato a rimbalzare su blog e social network: «Trovato il responsabile del crash dei sistemi Microsoft che ha mandato in tilt gli aeroporti di tutto il mondo: è un dipendente della piattaforma di cybersicurezza CrowdStrike». (Corriere della Sera)

Ma la catastrofe digitale che venerdì ha scosso internet e le infrastrutture it di tutto il mondo non è stata innescata dal codice dannoso distribuito da cybercriminali, bensì da un software progettato per fermarli. (WIRED Italia)

Il blackout informatico che si è scatenato a livello mondiale a causa di un malfunzionamento del software di sicurezza Crowdstrike che ha impattato sul servizi online Microsoft ha avuto impatti sui dati personali degli utenti italiani? In particolare quelli legati ai servizi pubblici? Il Garante Privacy ha deciso di avviare accertamenti sulla base delle notifiche di data breach ricevute e in una nota l’Autorità fa sapere che si riserva ulteriori interventi qualora si ravvisassero specifiche violazioni che possano riguardare gli utenti italiani. (CorCom)