McAdam (Stanford): «Trump è effetto, non causa della polarizzazione. Il suo sostegno si basa sulla questione razziale, mai risolta»
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Il fenomeno Trump non sbuca dal nulla ma è il prodotto di una storia di divisioni cominciata nell’era dei diritti civili e alimentata dalla scelta del partito repubblicano di usarle per costruire la propria base di consenso. Douglas McAdam, professore di sociologia all’Università di Stanford, è convinto che il trumpismo venga da una lunga storia. Lo studioso di movimenti sociali e politici è ospite dell’Istituto Ciampi, centro di ricerca e sede fiorentina della Scuola Superiore, e gli abbiamo chiesto di ricostruire questo legame tra la figura del candidato ed ex presidente e le fratture razziali che attraversano tutt’ora la società statunitense. (Corriere della Sera)
La notizia riportata su altri media
Le sfide che attendono gli Stati Uniti sono molteplici e ci riguardano tutti: fermare le guerre in corso, contrastare con la massima fermezza le violazioni del diritto internazionale umanitario, aprirsi a una visione multipolare dei nuovi equilibri geo-politici, puntare a regole eque per il commercio internazionale evitando la spirale protezionistica dei dazi e contro-dazi". (Corriere Delle Alpi)
Come ha fatto Trump a vincere le elezioni? (Esquire Italia)
Matteo Salvini è tra i primi politici italiani a congratularsi con Donald Trump per la vittoria alle presidenziali americane. “Lotta all’immigrazione clandestina e taglio delle tasse, difesa delle radici cristiane e ritorno alla pace, protezione della libertà di pensiero e no ai processi politici. (LAPRESSE)
Non è più come una volta, quando l’America s’intrometteva nelle nostre faccende e addirittura ci vantavamo di essere l’alleato più fedele dello Zio Sam. (L'HuffPost)
Le urne stanno per chiudersi e l'election day entra nelle sue fasi finali. Sette stati indecisi (gli gli Swing States) potrebbero rivelarsi decisivi per questa tornata elettorale, una delle più serrate degli ultimi decenni. (ilmessaggero.it)