McAdam (Stanford): «Trump è effetto, non causa della polarizzazione. Il suo sostegno si basa sulla questione razziale, mai risolta»

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Corriere della Sera ESTERI

Il fenomeno Trump non sbuca dal nulla ma è il prodotto di una storia di divisioni cominciata nell’era dei diritti civili e alimentata dalla scelta del partito repubblicano di usarle per costruire la propria base di consenso. Douglas McAdam, professore di sociologia all’Università di Stanford, è convinto che il trumpismo venga da una lunga storia. Lo studioso di movimenti sociali e politici è ospite dell’Istituto Ciampi, centro di ricerca e sede fiorentina della Scuola Superiore, e gli abbiamo chiesto di ricostruire questo legame tra la figura del candidato ed ex presidente e le fratture razziali che attraversano tutt’ora la società statunitense. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri media

Israele e Netanyahu esultano per la vittoria di Trump: da Gaza all'Iran, cosa farà il tycoon in Medio Oriente? A esultare per la vittoria di Donald Trump non sono soltanto gli elettori repubblicani in Usa, ma anche Netanyahu e Israele che ora vedono in Washington un vero e proprio all... (La Stampa)

Italia e Stati Uniti sono Nazioni “sorelle”, legate da un’alleanza incrollabile, valori comuni e una storica amicizia. Buon lavoro Presidente”. (Agenzia askanews)

“Congratulazioni Presidente! Avremo una grande Coppa del Mondo e una grande Coppa del Mondo per Club negli Stati Uniti d’America. Anche il presidente della FIFA Gianni Infantino si è voluto congratulare con Donald Trump dopo la sua rielezione a presidente degli USA, in un post pubblicato su Instagram. (Calcio e Finanza)

La vittoria di Trump segna "una forte ripresa della grande alleanza" con Israele, afferma il premier israeliano. . (Il Mattino di Padova)

"A nome mio e del governo italiano, le più sincere congratulazioni al presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump. Italia e Stati Uniti sono Nazioni 'sorelle', legate da un’alleanza incrollabile, valori comuni e una storica amicizia. (TuttOggi)

Matteo Salvini il primo a rivendicare il suo appoggio al tycoon (LAPRESSE)