Sud, serve una politica industriale

È stato presentato ieri a Roma il rapporto Svimez 2024. Come sempre, è un momento significativo di lettura di quel che è, e di quel che potrà essere. Il Mezzogiorno vive un momento favorevole, ma calano sul futuro ombre preoccupanti. A un 2024 di crescita superiore rispetto al Centro-Nord segue in prospettiva un rallentamento nel 2025-2026 che ricolloca il Sud in affanno nelle po… (La Repubblica)

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Anche nel 2024 continuerà a crescere, come accaduto l'anno precedente, registrando un ritmo superiore rispetto al Nord. L'economia del Sud Italia sta rallentando. (Sky Tg24 )

Per il Rapporto Svimez, presentato ieri presso l'aula magna della Pontificia Università Gregoriana di Roma (presente per il Governo il ministro Nello Musumeci, numerosi i parlamentari soprattutto del centrosinistra in platea) il merito va soprattutto ai Comuni, capaci di essere quanto meno al passo con l'attuazione dei progetti del Piano di ripresa e resilienza: «Un grande esempio per la spesa pubblica italiana» dice con molta enfasi l'economista e direttore della Svimez Luca Bianchi, ricordando che non era un risultato scontato alla luce dei ritardi e dei limiti della Pubblica amministrazione meridionale, a lungo penalizzata dal blocco del turn over. (ilmattino.it)

Svimez: il Sud cresce più del Nord, ma i giovani scappano e c'è troppa povertà Presentato a Roma il rapporto: luci ed ombre, segnali di frenata dell'economia (Ottopagine)

Il Pnrr chiama, il Sud risponde

E dal rapporto Svimez 2024 viene fuori che qui farà più freddo che altrove. È un futuro amaro se confrontato con l’andamento del Pil dal 2019 al 2023: la Campania ha fatto… (La Repubblica)

Non levate la benzina al Sud! Benzina sono state le politiche di sostegno messe in campo nel post Covid i cui effetti, diversamente dal passato, si sono dispiegati in maniera omogenea su tutto il territorio, consentendo al motore meridionale di riprendere a girare, e anche con un ritmo maggiore di quello del resto del Paese, che intanto rallentava registrando la frenata della locomotiva tedesca. (Quotidiano del Sud)

Su 11,3 miliardi di fondi in dotazione ai comuni meridionali (rispetto ai 26,8 mld che rappresentano il totale delle risorse a disposizione del comparto comunale per interventi di carattere infrastrutturale), i sindaci del Sud sono riusciti “a mobilitare una quota di risorse in linea con gli obiettivi del Piano” e al 31 luglio 2024 solo 1,7 miliardi sono riconducibili a progetti non avviati effettivamente in ritardo. (Italia Oggi)