Borsellino, quattro poliziotti a giudizio per depistaggio su via D’Amelio
– Quattro poliziotti rinviati a giudizio per depistaggio nelle indagini sulla strage di via D’Amelio del 19 luglio 1992, in cui morirono il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti della sua scorta. La decisione è stata presa dal gup del tribunale di Caltanissetta David Salvucci che ha mandato a processo Giuseppe Di Gangi, Vincenzo Maniscaldi, Angelo Tedesco e Maurizio Zerilli. Per l'accusa avrebbero mentito deponendo come testi nel processo sul depistaggio su via D’Amelio, concluso in appello con la prescrizione del reato di calunnia per tre loro colleghi: Mario Bo, Fabrizio Mattei e Michele Ribaudo. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
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Ci sarà un nuovo processo per il depistaggio delle indagini sulla strage di via d’Amelio del 1992 a Palermo in cui morirono il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti della sua scorta. Come chiesto dal pubblico ministero, infatti, il gup del tribunale di Caltanissetta ha rinviato a giudizio i quattro poliziotti Giuseppe Di Gangi, Vincenzo Maniscaldi, Angelo Tedesco e Maurizio Zerilli. (LAPRESSE)
«Se depistaggio c’è stato è stato quello di Vincenzo Scarantino». Lo ha detto l’avvocato Giuseppe Panepinto, legale del poliziotto Vincenzo Maniscaldi, uno dei quattro imputati dinanzi al Gup di Caltanissetta per depistaggio. (Giornale di Sicilia)
Si farà un nuovo processo per il depistaggio che ha tenuto lontana la verità dai veri responsabili della strage di via d’Amelio. Il sostituto procuratore Maurizio Bonaccorso ha ottenuto dal gip David Salvucci il rinvio a giudizio per Maurizi… (La Repubblica)
'Non hanno depistato', 'non hanno mentito al processo', 'sono servitori dello Stato', ma, soprattutto, i quattro poliziotti del Gruppo investigativo Falcone e Borsellino accusati del depistaggio sulle indagini sulla strage di via D'amelio, erano (Adnkronos)
Per l'accusa avrebbero mentito deponendo come testi nel processo sul depistaggio delle indagini sulla strage di via D’Amelio concluso in appello con la prescrizione del reato di calunnia per tre loro colleghi: Mario Bo, Fabrizio Mattei e Michele Ribaudo. (Gazzetta del Sud - Edizione Messina)
Trentadue anni dopo la strage di via d’Amelio, ci sarà un altro processo per il depistaggio delle indagini sulla morte del giudice Paolo Borsellino. E alla sbarra ci saranno, ancora una volta, esponenti delle forze dell’ordine: sono accusati di aver mentito davanti a un giudice, intralciando in questo modo l’accertamento della verità. (Il Fatto Quotidiano)