Crisi ucraina: Trump sta ricorrendo all'ambiguità strategica?
L’insediamento di Donald Trump si avvicina. E cresce intanto la curiosità su come cercherà di risolvere la crisi ucraina. Per il momento, non sono trapelati particolari dettagli. Alcuni dei piani che erano stati anticipati dalla stampa sono stati di fatto smentiti dal team di transizione presidenziale. Le incognite sono quindi, almeno al momento, piuttosto numerose. E non è detto che questa situazione non sia esattamente ciò che il presidente in pectore vuole. (Panorama)
Su altre testate
«Se loro tagliano, penso che noi perderemo», ha affermato il presidente ucraino. «Combatteremo. (Corriere del Ticino)
Il Paese dell’Europa orientale si prepara a nuovi pesanti attacchi che hanno costretto alla chiusura a Kiev di diverse ambasciate, inclusa quella italiana, anche se la notizia di un raid massiccio è stata smentita, mentre Mosca sarebbe pronta a muovere migliaia di soldati nel nord, tra i quali diecimila nordcoreani. (il Giornale)
Cinque fonti anonime che sono a conoscenza delle dinamiche di Mosca, avrebbero confermato che il capo di Stato potrebbe parlare di tregua con il tycoon, a patto che Kiev non si unisca all’Alleanza atlantica. (L'Opinione)
Sia chiaro: a differenza di quanto circolato nelle scorse ore, la Russia non accetta il congelamento del conflitto, ma c’è la totale disponibilità a negoziare. La guerra in Ucraina continua, ma aumentano le speranze per intravedere la luce in fondo al tunnel. (Nicola Porro)