Divieto di auto termiche nel 2035, il rinvio non è un tabù

Una bozza del gruppo di maggioranza all'Europarlamento delinea una posizione di realismo sugli obiettivi del 2035 e il "solo elettrico". Limiti di CO2 e supporto alle PHEV tra gli altri punti trattati (Auto.it)

Ne parlano anche altre testate

Neutralità tecnologica è il mantra per cancellare l’addio alle auto diesel e benzina tra 10 anni. Il Partito Popolare europeo (PPE) formalizza le sue richieste: apertura a e-fuel e biocarburanti, no alle multe alle case auto che sgarrano, misure di sollievo "temporanee" per i produttori via depositphotos. (Rinnovabili)

"L’Ue obbliga l’industria a produrre e vendere meno macchine endotermiche. Intervenendo all’assemblea dell’Anfia, l’associazione di filiera dell’automotive, il ministro delle Imprese e del Made in Italy chiede all’Europa un passo indietro sulle multe miliardarie che, dal prossimo anno, le case automobilistiche dovranno pagare se produrranno ciò che il mercato richiede, ovvero modelli endotermici in quantità necessaria a soddisfare la domanda dei clienti che non vogliono passare all’elettrico. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Nell'Unione europea si preannuncia un ammorbidimento degli obiettivi legati al passaggio alle auto elettriche entro il 2035, con il fronte di coloro che chiedono una revisione della direttiva in materia che si allarga sempre più. (EuropaToday)

Acea, de Meo: «Target auto 2035? La priorità è evitare multe nel 2025. Ritorno di Stellantis da noi è un segnale forte»

"La Commissione europea deve anticipare al 2025 la revisione prevista per il Regolamento Ue 2019/631, al fine di correggere la messa al bando dei veicoli a combustione interna e fornire al settore certezza giuridica e sicurezza di pianificazione il più presto possibile possibile", si legge nella posizione comune del Ppe. (Tiscali Notizie)

La posizione italiana sui problemi dell'industria automotive è emersa chiaramente nella conferenza "Ritrovare la strada" organizzata da Anfia, l'associazione nazionale che rappresenta la filiera dell'industria automobilistica. (La Gazzetta dello Sport)

Per Acea la «priorità più urgente è rivedere» gli obiettivi al 2025 delle norme Ue sul taglio delle emissioni di Co2 per le nuove auto, «per avere la certezza da parte della Commissione europea che» le case automobilistiche non siano costrette a pagare multe che potrebbero costare fino a 15 miliardi di euro. (Il Messaggero - Motori)