Il Giornale e gli "spot sospetti" di Selvaggia Lucarelli su Instagram a gioielli e vestiti di Ballando con le Stelle
Pubblicità occulta ai capi indossati durante la trasmissione Rai? La possibile violazione delle linee guida dell'Antitrust dopo il caso Ferragni-Balocco Il Giornale contro Selvaggia Lucarelli. In un articolo a firma di Felice Manti si parla di «una decina di post su Instagram» che vanno dal 2021 al 2023 e che potrebbero costarle il posto da giurata a Ballando con le Stelle. Oltre a una segnalazione presso il Garante della Concorrenza e del Mercato e un procedimento davanti all’Ordine dei Giornalisti (Open)
Su altre fonti
Una serie di post pubblicati tra il 2021 e il 2023 sponsorizzerebbero, senza dichiararlo apertamente, gioielli e abiti indossati proprio durante le puntate del programma. Selvaggia Lucarelli, la giurata più velenosa di Ballando con le stelle, finisce nel mirino per un sospetto di pubblicità occulta (LaC news24)
Il Giornale mette nel mirino Selvaggia Lucarelli, accusata di «pubblicità occulta a Ballando con le stelle». Accuse rispedite al mittente dalla diretta interessata. Ma andiamo con ordine. (leggo.it)
Con sprezzo del pericolo ci siamo guardati la pagina Instagram della Lucarelli, andando a ritroso fino al 2021 a caccia di messaggi promozionali, senza cedere alla tentazione di piazzare like, sebbene molte foto del gatto Evangelion lo avrebbero meritato (ce ne scusiamo con l'interessato e con i lettori). (il Giornale)
Selvaggia Lucarelli, da accusatrice dei peggiori vizi degli influencer a protagonista di un’indagine social? Questo sembra essere lo scenario che si sta profilando attorno alla giurata di Ballando con le Stelle, dopo alcune segnalazioni sollevate oggi dal quotidiano Il Giornale, a firma Felice Manti, che avanza dubbi sulla sua condotta attraverso i suoi account social. (MOW)
Ballando, Selvaggia Lucarelli sotto accusa per pubblicità occulta. Ma lei sbotta: “Tutto falso, farò causa” La giurata del dance show è stata accusata, da un noto quotidiano, di aver portato avanti pratiche scorrete sui social. (Libero Magazine)