Il decreto legge sui Paesi sicuri per ora è soprattutto un decreto fantasma

Il decreto legge sui Paesi sicuri per ora è soprattutto un decreto fantasma
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Altri dettagli:
Avvenire INTERNO

Fotogramma Dopo il varo in Consiglio dei ministri del decreto legge con la nuova lista di «Paesi sicuri», di cui peraltro da lunedì ancora non si conosce il testo per esteso, il governo prosegue con la serie di contromosse escogitate per circoscrivere la falla aperta nel funzionamento del Protocollo Italia-Albania dalle ordinanze del tribunale di Roma. E lo fa in un clima di tensione vibrante fra le forze di maggioranza e la magistratura, con l’ennesimo botta e risposta fra esponenti dell’esecutivo e dell’Anm, mentre le opposizioni chiedono a gran voce che la premier Giorgia Meloni vada in Parlamento a riferire sulla situazione. (Avvenire)

Ne parlano anche altri giornali

Migranti, dal governo un decreto legge sul caso Albania Si compone di tre articoli il decreto legge approvato dal governo sul caso Albania dopo lo stop ai trasferimenti dei migranti deciso dal tribunale di Roma (TV2000)

Il dl, a quanto dicono le bozze circolate ieri, rende norma primaria la lista dei paesi sicuri, ridotta a 19 Stati per l’eliminazione di Camerun, Colombia e Nigeria. (il manifesto)

– Continua il botta e risposta tra la magistratura e il governo Meloni sul tema migranti. L’esecutivo guidato dalla leader di Fratelli d’Italia, infatti, sta lavorando a una norma nel nuovo decreto legge che potrebbe modificare il trattamento legale dei migranti trattenuti nei centri di permanenza per il rimpatrio (CPR). (Stranieri in Italia)

L'intervista. Il giurista: sui Paesi sicuri Italia vittima del "cortocircuito tra normative Ue e Corte di Giustizia"

Nessuna ammissione di responsabilità. Il governo proprio non ce la fa a dire che qualcosa potrebbe aver sbagliato sulla gestione del caso dei centri per i rimpatri italiani in Albania. La colpa è sempre degli altri e, in questo caso, dei giudici che hanno deciso di non convalidare il trattenimento dei 12 migranti. (LA NOTIZIA)

Rimane l'elenco dei 19 paesi sicuri, rimane soprattutto il senso politico del provvedimento. «Difendiamo i nostri confini, in Italia si entra solo seguendo le procedure previste», questo il mantra di Giorgia Meloni che incontra il favore di gran parte dei cittadini e anche il via libera del Colle. (il Giornale)

In un'Europa dove le regole cambiano più velocemente delle rotte migratorie, le normative europee parlano una lingua, ma la Corte di Giustizia sembra usarne un'altra. In questo contesto, è (Secolo d'Italia)