Crisi dell'automotive, Mastella chiede equità negli interventi

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ECONOMIA

La crisi dell'automotive, accentuata dalle vicende di Stellantis, rischia di produrre effetti devastanti sull'economia meridionale, in particolare nelle aree interne, dove le difficoltà delle aziende dell'indotto aggravano un quadro economico-occupazionale già fosco. Il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, ha lanciato un appello al Governo affinché, nei tavoli programmati per il 10 e il 17 dicembre, si tenga in debita considerazione il Sud e le aree interne nella programmazione degli aiuti e sostegni pubblici al comparto.

Le lettere di licenziamento ai lavoratori Transnova-Stellantis hanno scosso l'opinione pubblica, portando la leader politica Elly Schlein a chiedere che il governo non tagli i 4,6 miliardi di euro destinati al settore dell'auto. Schlein, che in passato aveva sostenuto un green deal dal cuore rosso e difeso gli attivisti di Ultima Generazione, ora sembra aver cambiato posizione, chiedendo più incentivi per non lasciare per strada i lavoratori dell'industria automobilistica.

Il Partito Democratico, insieme a gran parte della sinistra, propone la creazione di un fondo europeo ad hoc per la transizione green dell'auto, il ripristino dei 4,6 miliardi stanziati nel 2022 dal governo Draghi e la riattivazione del progetto per la Gigafactory di Termoli, finanziata generosamente dallo Stato. Secondo loro, basterebbe sborsare un po' di soldi dei contribuenti per risolvere la crisi di Stellantis e quella globale dell'auto.

Mastella, nel suo appello, sottolinea l'importanza di evitare asimmetrie geografiche nella programmazione degli interventi, affinché il Sud e le aree interne non vengano penalizzate ulteriormente.