Devastazione e scontri a Corvetto per la morte di Ramy, la fidanzata: "Non va ricordato con bottigliate e urla" . Il Video
A vedere le immagini delle tensioni nel quartiere Corvetto per la morte di Ramy Elgaml, il 19enne morto nella notte tra sabato e domenica mentre viaggiava su uno scooter inseguito dai carabinieri “mi si stringe il cuore. Noi stiamo lottando per una morte, non vogliamo crearne altre”. Così Neda Khaled, che a Ramy - racconta - era legata da quatto anni da un rapporto sentimentale. “Ramy era la mia vita. (Tiscali Notizie)
La notizia riportata su altri media
Ne scaturisce un inseguimento che attraversa la città da nord a sud, concludendosi tragicamente all’incrocio tra via Ripamonti e via Quaranta, dove Ramy, in seguito a uno schianto, perde la vita al Policlinico. (la VOCE del TRENTINO)
Ci sono due indagati per la morte di Ramy Elgaml, il 19enne morto durante un inseguimento con i carabinieri nella notte tra sabato e domenica 24 novembre. Non solo nell’inchiesta coordinata dal pm Marco Cirigliano è stata disposta l’autopsia sul corpo del ragazzo: verrà eseguita venerdì 29 novembre. (MilanoToday.it)
Ramy Elgaml A cura di Chiara Daffini (Fanpage.it)
I video sono quelli delle telecamere di zona dove Ramy Elgaml è morto dopo un inseguimento dei carabinieri la notte tra sabato e domenica. L’hanno investito, l’hanno ammazzato» ripete. (il manifesto)
“C'è un problema drammatico su cui penso che anche il Parlamento dovrà prestare maggiore attenzione: le seconde generazioni e le baby gang, figli di cittadini stranieri, ragazzi nati in Italia che però non si sentono parte di questo Paese. (IL GIORNO)
Due rapinatori nordafricani attivi nella corso Como modaiola fuggono dai “caramba”, l'inseguimento parte da via Farini, si snoda per 9 chilometri, scooter impazzito e sirene blu che urlano, si conclude in via Ripamonti dove la moto si impasta, uno non si fa niente, l'altro, Ramy l'egiziano, 19 anni, ci lascia la pelle: addosso hanno l'armamentario dei ladri, dei rapinatori: soldi, coltelli, spray urticante, la gente dice uno di meno, due di meno, ma subito parte il coro progressista dei giornali, dei politici che latrano al razzismo, alla repressione. (Il Giornale d'Italia)