Pompei. Lo studio del Dna rivela chi erano le vittime dell'eruzione del Vesuvio
Parco Archeologico di Pompei L’analisi del Dna antico ha riscritto le interpretazioni che archeologi e ricercatori avevano elaborato per raccontare le vittime di Pompei. Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica “Current Biology”, ha preso in esame le informazioni genetiche estratte da 14 degli 86 calchi in fase di restauro. In base alla posizione in cui erano stati trovati durante gli scavi e all’aspetto fisico, in passato gli esperti avevano ipotizzato, per esempio, che la coppia di individui morti mentre si abbracciavano fossero sorelle, madre e figlia o due innamorati. (Avvenire)
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In un’innovativa impresa scientifica che apre una nuova era nello studio della storia antica, un team di ricercatori è riuscito per la prima volta a estrarre e analizzare frammenti di DNA antico dai calchi di Pompei. (Ultima Voce)
Leggi tutta la notizia I due non erano parenti. (Virgilio)
I corpi di Pompei abbracciati e cristallizzati dalla lava del Vesuvio hanno un’identità diversa da quella fino ad oggi data per scontata a partire dalla riscoperta della città nel 1748: quelle che sembravano madri che abbracciavano figli piccoli, amanti o parenti che si proteggevano a vicenda, in realtà si scopre essere sconosciuti che, colti dall’ondata di fuoco, si sono ritrovati uno accanto all’altra. (intoscana.it)
In questo caso l’analisi del Dna antico sta riscrivendo la storia degli abitanti di Pompei e racconta una realtà molto diversa rispetto alle ricostruzioni fatte a metà del ‘700, quando iniziarono le prime ricerche nel sito campano che solo l’anno scorso è stato visitato da quasi 4 milioni di turisti. (Il Fatto Quotidiano)
Gli altri due individui rimasti rannicchiati accanto a loro non sono il padre e un altro fratello. Né i due corpi abbracciati nella casa del criptoportico appartengono a due sorelle, come si era… (la Repubblica)
Le recenti analisi del DNA antico sui calchi dei corpi di Pompei stanno svelando verità nascoste e riscrivendo la storia degli abitanti della città sepolta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Gli ultimi studi, condotti dall’Università di Firenze in collaborazione con l’Università di Harvard e il Max Planck Institute di Lipsia, svelano dettagli che smentiscono molte delle interpretazioni tradizionali su Pompei risalenti al Settecento. (Libero Tecnologia)