Winona Ryder al Festival di Venezia 2024 è l'eterna goth girl in anfibi
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Winona Ryder arriva al Festival di Venezia 2024 con un look total black, inclusi gli anfibi neri Sono passati 12 anni dal suo ultimo red carpet al Lido ma il tempo sembra essersi fermato. Winona Ryder al Festival di Venezia 2024 arriva vestita di nero (tra le righe di Catherine O'Hara e il rosso di Jenna Ortega). Non è una questione di comfort zone, perché l'icona anni 90 si è sempre vestita così: black totale e quell'effetto usato o sciupato, perfetto per un'estetica misteriosa. (Vogue Italia)
Ne parlano anche altre fonti
Sora – Colpo di fulmine…al Conad, quando la spesa diventa l’occasione per incontrare l’amore. Un viaggio indietro nel tempo, quando per innamorarsi non si sfogliavano profili su Facebook e Instagram, ma era ‘fatale’ un incontro al bar, al cinema…o perché no, in fila alle casse di un supermercato. (Frosinone News)
Il regista, fedele al suo stile, ha optato per un rigoroso completo nero, mentre la diva italiana ha incantato tutti con un abito lungo e aderente, anch'esso nero, caratterizzato da una generosa scollatura che metteva in risalto la sua bellezza senza tempo. (Adnkronos)
Il cast stellare di Beetlejuice Beetlejuice in posa sul red carpet per la foto di gruppo alla Mostra del Cinema di Venezia Venezia 81, il cast stellare di Beetlejuice Beetlejuice in posa sul red carpet per la foto di gruppo 28 agosto 2024 (Il Sole 24 ORE)
Tra tutti i personaggi creati da Tim Burton, i protagonisti di Beetlejuice, il film che il regista californiano ha diretto nel 1988 (e che in italiano ha un sottotitolo da dimenticare, Spiritello porcello), erano quelli che i fan di tutto il mondo chiedevano insistentemente di poter rivedere sullo schermo. (Avvenire)
Parata di divi e divine alla 81esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia che oggi ha preso ufficialmente il via con la proiezione del film "Beetlejuice Beetlejuice". Venezia 2024, le pagelle dei look dell'arrivo delle star: Sveva Alviti regina, Monica Bellucci esplosiva, Winona Ryder torna protagonista (ilmessaggero.it)
Quando quella casa di bambola di un aldilà celato nel plastico della cittadina americana di Winter River, così uguale a infinite altre, irrompe sugli schermi Tim Burton è al secondo film, il primo lungometraggio, Pee wee’s Big Adventures (1985) era stato un successo e per questo la Warner aveva deciso di affidargli un nuovo progetto. (il manifesto)