Sofia Goggia, il ritorno dopo 318 giorni e un secondo posto: «Mi sta un po' sullo stomaco, ma quei 16 centesimi saranno il fuoco per il superG»
Mancano 16 centesimi di secondo alla perfezione, ma non alla grandezza di un ritorno alle gare 318 giorni dopo quello che lei considera il peggior infortunio della carriera. Un incubo che, sofferenze fisiche a parte, l’ha tenuta lontana per mesi dallo sci. Sofia Goggia ha chiuso al secondo posto la discesa di Beaver Creek, la prima della stagione, quella che aveva la quarantenne Lindsey Vonn come apripista con vista a sua volta sul rientro (cinque anni dopo il ritiro) e che consegnava le ragazze alla Birds of Prey, tracciato «addolcito» ma pur sempre, per tradizione, luogo di battaglie tra gli uomini. (Corriere della Sera)
Ne parlano anche altri giornali
Fisi Pentaphoto - Sofia Goggia “Sono molto contenta di questa prestazione, rispetto alla discesa sono riuscita a sciare meglio, ho messo in pista un misto fra cattiveria agonistica, tecnica e tanto istinto. (DoveSciare.it)
Sono imprese al limite dell'incredibile, miracolose visto arrivate a dieci mesi dall'incidente drammatico del 5 febbraio scorso, con frattura di tibia e malleolo, che poteva costarle la carriera visto che è stata per ben otto mesi senza poter sciare. (L'Unione Sarda.it)
Oggi la campionessa italiana è tornata in pista dopo il lungo infortunio e ha concluso al secondo posto la discesa di Beaver Creek. Il 18 giugno aveva ripreso a sciare, a poco più di 4 mesi da quel 5 febbraio, quando a Ponte di Legno si fratturò la tibia e il malleolo tibiale destri. (Corriere della Sera)
"Mi ero promessa che lo avrei fatto se avessi tagliato il traguardo da prima, ma io sono bergamasca e mi viene bene solo la polenta". Con Sofia è tornata anche la domenica. (Quotidiano Sportivo)
Sono grata per essere tornata a fare Coppa del mondo, è stata una sfida dura nei mesi scorsi, adesso sono ancora qui e all'infortunio non penso". Sofia Goggia commenta così al sito della Fisi, la vittoria nel Super G di Beaver Creek dieci mesi dopo il brutto infortunio. (Il Mattino di Padova)
La 32enne bergamasca è stato un portento in pista, dominando per tutto il tracciato e resistendo a Lara Gut-Behrami nel settore finale Un fenomeno, un autentico fenomeno. (latinaoggi.eu)