Migranti, il Regno Unito segue la linea Meloni: "Accordi per ridurre i flussi"

Migranti, il Regno Unito segue la linea Meloni: Accordi per ridurre i flussi
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il Giornale ESTERI

Nel Regno Unito lo chiamano "Meloni-style", come titola "The Times", uno dei più prestigiosi quotidiani inglesi. È il sistema di gestione dei migranti che si basa sugli accordi bilaterali stipulati con i Paesi di provenienza, ai quali vuole fare ricorso ora il governo inglese per contrastare l'immigrazione clandestina. Uno schema testato dal governo di Giorgia Meloni con Libia e Tunisia, che ha portato a una riduzione di oltre il 64% degli sbarchi in un anno, che ora il governo inglese vuole replicare. (il Giornale)

Su altre fonti

La visita, incentrata su questioni cruciali come immigrazione, guerra in Ucraina ed economia, riflette una crescente sintonia tra i due Paesi, nonostante il recente cambio di governo nel Regno Unito. Il presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni ha ricevuto a Roma, presso Villa Doria Pamphilj, il primo ministro britannico Keir Starmer. (Ultima Voce)

La notizia è di quelle che colpiscono, lasciano il segno e assumono un sapore quasi paradossale. Mentre in Italia la strategia italiana di contrasto all'immigrazione irregolare incorre in ostacoli di tutti i tipi, con l'opposizione sul piede di guerra e i decreti governativi impugnati dalla magistratura, in Europa l'azione dal governo Meloni viene sempre più innalzata a modello da replicare. (il Giornale)

Il Sunday Times celebra il "Meloni style": per il governo laburista è un modello sull'immigrazione

Londra conquistata dal Meloni style L’edizione della domenica del quotidiano di proprietà di Rupert Murdoch, in prima pagina lancia la notizia, che conferma l’apprezzamento per il “Meloni style” sull’immigrazione: il punto della questione è che il governo laburista sta seriamente pensando di dotarsi di una fitta rete di accordi “in stile italiano con diversi Paesi per aiutarli – si legge – a fermare migliaia di migranti illegali che intraprendono il pericoloso viaggio verso la Gran Bretagna”. (Secolo d'Italia)