Perché la Mongolia non ha arrestato Vladimir Putin
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Vladimir Putin, visitando la Mongolia, ha sfidato per la prima volta il mandato d'arresto della Corte Penale Internazionale. Ma nulla è successo. Da un lato c'è la vicinanza politica dei due Paesi, dall'altro la dipendenza energetica della Mongolia dalla Russia. Ecco i motivi dietro al mancato arresto (Sky Tg24 )
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Mongolia, la cerimonia di benvenuto per Vladimir Putin a Ulan Bator 03 settembre 2024 (Il Sole 24 ORE)
cerimonia di benvenuto per il presidente russo Vladimir Putin nella capitale della Mongolia Ulan Bator. Accompagnato dal leader mongolo Ukhnaagiin Khürelsükh, i due hanno deposto una corona di fiori presso il monumento al maresciallo sovietico Georgy Zhukov e hanno visitato una scuola curata da un’università russa. (LAPRESSE)
Il recente viaggio del presidente russo Vladimir Putin in Mongolia, in occasione del 85º anniversario della battaglia di Khalkhin Gol contro il Giappone imperiale, ha attirato l’attenzione internazionale su questo Paese senza sbocchi sul mare. (Inside Over)
Bruxelles – La guerra russo-ucraina, rispetto di diritto internazionale, Stato di diritto e diritti fondamentali. E poi la partita delle risorse, indispensabile per le ambizioni di motore ‘green’ globale. (EuNews)
Gli onori riservati a Vladimir Putin, accolto in Mongolia con il tappeto rosso, fanno riflettere per due motivi. Il primo: la Mongolia riconosce la giurisdizione della Corte penale internazionale. (Il Dubbio)
Vladimir Putin non è stato arrestato durante il suo viaggio in Mongolia, Paese membro della Corte penale internazionale e che avrebbe l’obbligo di fermare i ricercati dall’Aja. Ma non sono solo le complicità e le coperture dei “Paesi amici” a mettere a rischio l’inchiesta della procura internazionale. (Avvenire)