Sinner continua a farci sognare, terza semifinale Slam del 2024

Nel suo anno più bello e difficile, Jannik Sinner approda alla terza semifinale slam dopo gli Australian Open - dove poi trionfò - e il Roland Garros. S’avvicina dunque l’occasione di pareggiare il conto dei major 2024 con Carlos Alcaraz, che s’è già preso i titoli agli Open di Francia e ai Championships. Ci proverà senza risparmiarsi. Nel match lungo una stagione contro Daniil Medvedev, il punteggio parziale è adesso 3-1, tre vittorie per il numero 1 al mondo (finale a Melbourne, semifinale a Miami e oggi a New York), una per l’arcinemico sportivo moscovita (quarti di finale a Wimbledon). (la Repubblica)

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Jannik Sinner batte Daniil Medvedev in quattro set e approda per la prima volta in carriera alla semifinale degli US Open. In semifinale, Sinner sfiderà il britannico Jack Draper, 25° nella classifica ATP. (ilmessaggero.it)

Sinner si aggiudica così il confronto numero 13 con il tennista russo suo ‘maestro-rivale’, quinto nel ranking Atp. Una rasoiata di dritto regala il successo al tennista italiano che infiamma il pubblico sulle tribune dell’Arthur Ashe. (Open)

A breve il servizio completo (Today.it)

Il 13° capitolo della saga Sinner-Medvedev è andato a Jannik, che ha superato Daniil in un match da montagne russe (6-2 1-6 6-1 6-4) e adesso troverà Jack Draper nella prima semifinale agli US Open: “Sapevo che sarebbe stata una partita fisica, ci conosciamo benissimo”, le parole a caldo al termine del match. (La Gazzetta dello Sport)

Una vittoria che permette all’azzurro di conquistare la sua prima semifinale a New York, unico Slam in cui gli mancava. Adesso per il 23enne ci sarà Jack Draper, amico e anche compagno di doppio a Montreal, che non ha ancora perso un set in questo US Open, diventando il primo britannico dal 2012 a raggiungere le semifinali in questo torneo. (OA Sport)

NEW YORK. l numero 1 al mondo ha iniziato la kermesse americana giocando male contro l'americano Mc Donald e lasciando tutti i tifosi italiani con l'amaro in bocca e la preoccupazione che, dopo anca e tonsillite, qualcosa era cambiato. (il Dolomiti)