Valentino, l'ultra massimalismo di Alessandro Michele scuote l'alta moda di Parigi

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La sfilata più attesa della giornata, quella di Valentino Haute Couture 2025, non ha deluso le aspettative. Alessandro Michele, al suo debutto nell'Alta Moda, ha presentato una collezione caleidoscopica e poetica, un'antologia sartoriale del lavoro di Garavani, arricchita dal suo inconfondibile massimalismo. La collezione, battezzata "Vertigineux", è stata ispirata dal saggio di Umberto Eco "La vertigine della lista", che esplora il concetto di accumulo e la sensazione vertiginosa che esso provoca.

Il primo abito presentato, realizzato in milletrecento ore, ha aperto la sfilata all'interno di Place de la Bourse. Tra le reference che hanno ispirato i vari outfit, spiccano figure come la Regina Vittoria, Emily Dickinson e William Blake. Tulle, satin, velluto, organza, cotone e paillettes sono stati i materiali protagonisti del look 19, disegnato da Michele e realizzato dalle sapienti mani delle première.

L'ultra massimalismo di Michele ha letteralmente ingombrato la passerella, con decori estremi, suppellettili e vestiti sovrapposti. Ogni abito, in tutto 48, è stato accompagnato da una lista personale, un dispositivo che Eco descrive come uno strumento per ordinare un effetto estetico che si forma attorno all'estesia. La poetica "dell'eccetera", come la definisce Eco, è stata perfettamente incarnata nella collezione di Michele, che ha saputo trasformare l'eleganza in una vertigine irresistibile.

La collezione "Vertigineux" ha segnato un nuovo capitolo per Valentino, con Michele che ha saputo reinterpretare l'eredità di Garavani attraverso il suo stile unico e innovativo.