Giulia Cecchettin, nelle chat l’ossessione di Filippo Turetta. Lei: “Mi fai paura”
“Hai rovinato tutto. Sarà tutto rovinato. Per colpa tua! Lo sai che non né giusta e non si può accettare una cosa del genere. No no no. No vengo anche io allora cazzo. Io non perdonerò mai la kiki, per me ha chiuso, e te non ti lascerò in pace. Non posso sopportarla una cosa del genere. Giulia pensaci cazzo. Non è giusto. Se è sabato o domenica non puoi cazzo, sei impegnata con me! Dopo potresti … (la Repubblica)
Se ne è parlato anche su altri giornali
"La memoria di mia figlia Giulia è stata umiliata" scrive Gino Cecchettin dopo che gli avvocati di Filippo Turetta avevano citato Pablo Escobar durante l'arringa in aula nel processo per l'omicidio della figlia. (Today.it)
Tuttavia, credo che nell'esercitare questo diritto sia importante mantenersi entro un limite che, pur non essendo formalmente codificato, è dettato dal buon senso e dal rispetto umano», spiega l’uomo, assente durante la discussione degli avvocati Giovanni Caruso e Monica Cornaviera. (ilgazzettino.it)
"Io ieri mi sono nuovamente sentito offeso e la memoria di Giulia umiliata". (Sky Tg24 )
"Mi sono sentito umiliato, la memoria di Giulia è stata umiliata, è stato un ulteriore schiaffo", dice Gino Cecchettin, il papà di Giulia, il giorno dopo l’arringa degli avvocati di Filippo Turetta in un'intervista a La Repubblica. (L'HuffPost)
Ma c’è il nodo delle aggravanti: a Turetta sono contestate premeditazione, atti persecutori e crudeltà, tutti punti rimarcati nella requisitoria del pm Andrea Petroni e respinti dalla difesa dell’imputato. (il Giornale)
“Io ieri mi sono nuovamente sentito offeso e la memoria di Giulia umiliata”. Lo scrive sui social Gino Cecchettin, papà di Giulia uccisa a coltellate dall’ex fidanzato Filippo Turetta, all’indomani dell’arringa difensiva pronunciata davanti alla corte d’Assise di Venezia. (Tiscali Notizie)