L’esercito di Israele: pronti per la manovra di terra in Libano

Roma, 25 set. – Il capo del Northern Command, il maggiore generale Uri Gordin, ha dichiarato che lo scontro con Hezbollah è entrato in una “fase diversa” e che l’IDF deve essere preparata per una “manovra” di terra: “L’operazione è iniziata con un attacco molto significativo alle capacità di Hezbollah”, ha detto Gordin. “Alla luce di ciò, dobbiamo cambiare la situazione della sicurezza. Dobbiamo essere molto ben preparati per una manovra e un’azione”, si legge su Haaretz (Agenzia askanews)

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Un violento temporale si è abbattuto nella notte italiana in Oklahoma, stato del Midwest degli U.S.A., caratterizzato da una supercella di notevole intensità. Questo fenomeno atmosferico ha provocato una serie di eventi meteorologici estremi, tra cui grandine di grosse dimensioni, nubifragi e raffiche di vento violente, causando gravi danni in diverse aree dello stato. (Meteo Italia)

Non soltanto un gruppo di guerriglieri, ma realtà politica che esprime le istanze di una parte della popolazione libanese. Ma Hezbollah continua a restare soltanto un nome per tante persone, nonostante sia un protagonista cruciale dell'equilibrio compromesso in Medio Oriente. (QuiFinanza)

Come accade ormai da molti anni a New York, in settembre, inizia l’Assemblea Generale delle Nazioni unite che vede i leader del pianeta sfilare in passerella al Palazzo di Vetro. (Vita)

Lo ha dichiarato il Comandante del Nord dell'Idf, il generale Uri Gordon, spiegando alle sue truppe che " dobbiamo essere pronti a entrare in azione e invadere " il Libano. Le forze di difesa israeliane (Idf) devono tenersi pronte a una possibile invasione del Libano per fronteggiare Hezbollah (il Giornale)

Roma, 25 set. – E’ di almeno 51 morti e 223 feriti il bilancio delle vittime degli attacchi aerei messi a segno oggi dalle forze israeliane in Libano. (Agenzia askanews)

A cura di Simona Berterame Cosa succede in Libano dopo i raid israeliani: “Nessuno si aspettava un’escalation così rapida e violenta” Il racconto a Fanpage.it di Maurizio Ranieri, responsabile in Libano per l’organizzazione internazionale “WeWorld”, che attualmente si trova a Beirut: “Non pensavamo che si sarebbe arrivati a questo tipo di violenza”. (Fanpage.it)