Forze dell'ordine, Meloni: "Non si parli solo di errori". Poi l'attacco a Conte: "Non prendiamo lezioni da chi seguiva gli italiani con i droni"

Togliere il sostegno alle forze dell’ordine è pericoloso. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni intervistata al TG2 torna sui fatti dello scorso venerdì a Pisa quando la polizia ha caricato un corteo di manifestanti pro Palestina suscitando tantissimo sdegno nell’opinione pubblica. Non manca un attacco al leader dei 5s Giuseppe Conte. Meloni sulle forze dell’ordine e sui cortei pro Palestina Non si può parlare delle forze dell’ordine solo nei casi in cui qualcosa non funziona, spiega la premier nel corso dell’intervista al TG2. (Tag24)

La notizia riportata su altri media

“Penso che per giudicare correttamente quanto accaduto sia utile raccontare qualche numero” ha premesso Meloni. Le parole di Meloni sul corteo di Pisa (Virgilio Notizie)

«Penso che per giudicare correttamente quanto accaduto sia utile raccontare qualche numero. Dal 7 ottobre scorso, data dell’attacco di Hamas contro Israele in Italia, ci sono state oltre mille manifestazioni , in quelle manifestazioni ci sono stati 26 agenti feriti. (Open)

Giorgia Meloni in diretta tv difende i poliziotti e soprattutto attacca Sergio Mattarella: «Penso che sia molto pericoloso togliere il sostegno delle istituzioni a chi ogni giorno rischia la sua incolumità per garantire la nostra: è un gioco che può diventare molto pericoloso». (la Repubblica)

Resta alta la tensione dopo i fatti di Pisa e Firenze. Oggi il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, sarà in Parlamento per un’informativa, prima alla Camera (alle 11 ) poi al Senato (alle 15). (ROMA on line)

É un “gioco che può diventare molto pericoloso” quello di “togliere il sostegno delle istituzioni a chi ogni giorno rischia la sua incolumità per garantire la nostra”. (Radio Norba News)

I segnali del Viminale: cautela in piazza e atti inviati ai pm. La premier ha trovato il tempo per occuparsi della vicenda che la prima carica dello Stato ha sentito il dovere di stigmatizzare Di Marco Galluzzo (Corriere della Sera)