CsC: Pil resta debole, industria in difficoltà e sostegno dai servizi
Ripartenza debole. Il Pil si è fermato nel terzo trimestre, risentendo del calo nell’industria compensato dalla crescita nei servizi. Nel quarto trimestre l’economia è stimata in lieve ripartenza, trainata dal terziario e con il taglio dei tassi che può iniziare ad agevolare consumi e investimenti. Resta negativo l’export a causa della debolezza dell’Eurozona e dell’incerto scenario globale. Fosco il futuro con prospettive legate per i prossimi mesi al recupero di consumi e investimenti in Italia e in Europa che avverrà, ma lentamente, grazie alla lenta risalita del reddito disponibile. (Il Sole 24 ORE)
Ne parlano anche altri giornali
Condividi questo articolo Il settore automobilistico e quello tessile affondano la nostra produzione industriale che chiude il mese di settembre con un -0,4% rispetto ad agosto ed un -4 % sullo stesso periodo dell’anno precedente. (la VOCE del TRENTINO)
Vuol dire che su base annua il PIL è aumentato solo dello 0,4%, cioè siamo a prefissi telefonici. Un risultato che rende difficile raggiungere il pur modesto obiettivo di crescita del più 1% previsto dal governo per il 2024. (Radio Radio)
Tessile ed in particolare l’automotive vanno a picco, a certificare che per l’industria di questo paese questo Governo non trova soluzioni credibili e viene smentita la narrazione della Meloni ed i suoi Ministri in merito ad un paese che cresce, che si rilancia in Europa (Contropiano)
L’ ISTAT ha pubblicato la nota mensile sull’ andamento dell’ economia nel mese di novembre 2024. Al suo interno questo mese un interessante focus sulle interdipendenze e il ruolo negli scambi mondiali dell’economia italiana e tedesca. (LavoroSi)
Venti trimestri consecutivi di calo della produzione industriale. Il chiaro segnale di un sistema che è sempre più in crisi e che, tra il crollo del settore automotive e i consumi che non ripartono, non vede proprio la luce in fondo al tunnel. (LA NOTIZIA)
Secondo l’Istat non ci sono dubbi: l’economia dell’Italia soffre di uno stallo che potrebbe indicare l’inizio di un declino. Questo andamento è suffragato da diverse pubblicazioni rilasciate da parte del nostro istituto di statistica fra la fine di ottobre e l’inizio di novembre. (Eco Internazionale)