Rischi e opportunità dell’AI, cosa cambia con l’EU AI Act

Rischi e opportunità dell’AI, cosa cambia con l’EU AI Act
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Diario Innovazione ECONOMIA

L’entrata in vigore dell’EU AI Act, uno dei primi regolamenti completi e vincolanti sull’intelligenza artificiale, introduce nuove sfide per le aziende. Le norme impongono rigorosi requisiti in termini di governance dei dati, resilienza e sicurezza informatica. Petrina Steele, Senior Director of Business Development, e Kully Singh, Director, Legal, Data & Privacy Office di Equinix, offre spunti su come affrontare queste complessità, con un focus sull’implementazione della private AI. (Diario Innovazione)

La notizia riportata su altri giornali

BIG TEAM – L’Inter può fare un clamoroso doblete? Attenzione, è molto difficile e anche complicato. E soprattutto presto per dirlo, visto che ci si trova soltanto agli albori della nuova stagione. (Inter-News)

L’occasione per metterli a fuoco è stata la tappa milanese dell’Alfabeto del Futuro di Repubblica e Affari & Finanza. Milano — L’intelligenza artificiale è una rivoluzione che ha cambiato (e cambierà) il nostro modo di essere. (la Repubblica)

Le tante e frammentate regole dell’Unione europea sono un ostacolo all’innovazione, soprattutto nel campo dell’intelligenza artificiale: lo scrive un gruppo di circa 50 aziende, ricercatori e associazioni industriali – coordinati da Meta e tra cui figurano Ericsson, Spotify e Engineering – che hanno firmato una lettera aperta invitando i responsabili politici e le autorità di regolamentazione dell’Ue ad agire e sostenere lo sviluppo dell’Ai in Europa. (CorCom)

«Più libertà per l’intelligenza artificiale europea»

Leggi tutta la notizia Come lo diranno i posteri, perché gli effetti di una rivoluzione ... (Virgilio)

La competitività dell'Europa è in declino, con la quota dell'UE nel PIL mondiale ridotta al 17%. Il Report Draghi ben evidenzia che la lentezza nell'adozione tecnologica e le normative restrittive frenano l'innovazione. (Agenda Digitale)

Dopo Mark Zuckerberg, capo di Meta, che il mese scorso aveva finanziato la pubblicazione di una lettera su The Economist contro le politiche restrittive dell’Unione europea a proposito di intelligenza artificiale, ora a scrivere agli eurocrati sono una cinquantina le aziende e ricercatori che hanno chiesto alle istituzioni europee un deciso “cambiamento di rotta” per non restare esclusi dai grandi benefici di una tecnologia aperta in grado di “accelerare la crescita economica e la ricerca. (Panorama)