La Bolivia rischia grosso, lo scontro tra Morales e Arce passa alle fucilate

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il manifesto ESTERI

Rischia di finire nel sangue la lotta di potere tra il presidente Luis Arce e l’ex presidente Evo Morales. Dopo l’attentato di domenica scorsa contro il leader cocalero, la situazione appare infatti sempre più esplosiva. PER IL GOVERNO, l’agguato denunciato dall’ex presidente, secondo il quale agenti dei corpi d’élite dello stato avrebbero cercato di assassinarlo, colpendo con 14 proiettili il veicolo su cui viaggiava e ferendo il suo autista, sarebbe solo una messa in scena. (il manifesto)

La notizia riportata su altri giornali

Le tensioni sono esplose quasi 3 settimane dopo che i seguaci di Morales hanno iniziato a protestare per impedirne l'arresto per quelle che lui definisce accuse di stupro inventate (Corriere del Ticino)

In Bolivia si è registrata un’escalation di tensioni politiche e scontri armati, culminata venerdì scorso con l’occupazione di una base militare da parte di un gruppo di sostenitori dell’ex presidente Evo Morales (Ultima Voce)

Circa 200 soldati boliviani sono tenuti in ostaggio dai fedelissimi dell'ex presidente Evo Morales, inseguito alle proteste antigovernative iniziate tre settimane fa. (il Giornale)

L'ex presidente, accusato per una relazione con una 15enne, ha annunciato lo sciopero della fame (LAPRESSE)

Morales, la cui ambizione è tornare al potere, ha … (la Repubblica)

Dopo l’attentato nei confronti dell’ex presidente, Evo Morales, uscito illeso dopo che sono stati sparati 14 colpi d’arma da fuoco contro la sua auto, sabato un gruppo di suoi sostenitori, che si oppongono al potere del presidente in carica Luis Arce, sempre membro del Mas, hanno preso in ostaggio almeno 200 soldati dell’esercito regolare, come comunicato dal ministero degli Esteri. (Il Fatto Quotidiano)