Meta e il modello “Paga o Acconsenti” sotto accusa Ue per violazione del Digital Market Act: ecco perché

Secondo la Commissione europea, il nuovo modello “paga o acconsenti” di Meta, che costringe gli utenti a pagare per evitare il tracciamento o ad accettare la pubblicità, non offre una reale scelta libera riguardo al trattamento dei loro dati personali La Commissione europea ha aperto un nuovo capitolo nel confronto con le Big Tech, stavolta prendendo di mira Meta, la società madre di Facebook e Instagram (FIRSTonline)

La notizia riportata su altri media

Il sistema del “pay or consent” recentemente introdotto da Meta è ben noto agli utenti. Dopo Apple, anche Meta entra nel mirino dell’UE, anche se per motivazioni differenti: il colosso dei social media, infatti, è sotto la lente de regolatori europei per la pratica “pay or consent”, che di fatto impone agli utenti Facebook e Instagram di accettare le pubblicità personalizzate senza possibilità di rinunciare. (macitynet.it)

/// (Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) – (agenzia giornalistica opinione)

L’Unione Europea prosegue le proprie attività di controllo sulle pratiche delle Big Tech americane. Nelle scorse ore Bruxelles ha formalmente accusato Meta di violazione del Digital Markets Act (DMA): secondo la Commissione guidata da Ursula von der Leyen il colosso di Menlo Park viola l’articolo 5 del testo che regola i mercati digitali nel vecchio continente. (StartupItalia)

La Commissione contro Meta: "Il modello Paga o acconsenti viola le norme Ue"

Secondo la Commissione Europea, il modello "paga o acconsenti" lanciato lo scorso anno da Meta per Facebook e Instagram non rispetta l'articolo 5(2) del DMA, in quanto non offre agli utenti una terza opzione che utilizzi meno dati per il targeting degli annunci pur rimanendo gratuita. (Multiplayer.it)

Secondo la Commissione europea, Meta non rispetta il Digital Markets Act: le sue regole sul tracciamento dei dati personali non offrono delle opzioni complete agli utenti di Facebook o Instagram. La società di Zuckerberg rischia una multa fino al 10% del fatturato globale. (Start Magazine)

Una scelta binaria che costringe gli utenti ad acconsentire alla combinazione dei loro dati personali e non riesce a fornire loro una versione meno personalizzata ma equivalente dei social network di Meta. (la Repubblica)