Commissione Ue: per portare a casa la nomina di Fitto, FdI distorce i fatti su Gentiloni

“Noi ci aspettiamo dal Pd lo stesso atteggiamento che nel 2019 Fratelli d’Italia ha avuto nei confronti di Paolo Gentiloni. E quindi mi auguro che vogliano, e possano, convincere la propria famiglia politica, i Socialisti, a promuovere Fitto in audizione. Se così non fosse, sarebbe un’occasione persa per l’Italia”. Le parole di Carlo Fidanza, capodelegazione di Fratelli d’Italia a Bruxelles fanno il paio con quelle della presidente del Consiglio Giorgia Meloni che a Cinque minuti su Rai1 il 17 settembre ha detto: “Raffaele Fitto, esponente al Parlamento europeo di Fratelli d’Italia, all’opposizione dell’allora governo di centrosinistra, votò Paolo Gentiloni”. (LA NOTIZIA)

Su altri giornali

Sarà uno dei sei vicepresidenti. In questo caso Fitto avrà la responsabilità di almeno mezzo miliardo di budget, più il Pnrr. (L'Opinione delle Libertà)

Il punto, nome per nome e ruolo per ruolo, sulle nuove nomine della Commissione Europea guidata da Ursula von der Leyen: il Green deal resta forte con la spagnola Teresa Ribera, ma serve l’appoggio di società civile e industria verde. (sbilanciamoci.info)

Si dice soddisfatto per la nomina di Raffaele Fitto, ma il vicepremier ha da ridire su altre scelte. Matteo Salvini scherza sui componenti della nuova Commissione europea. (Corriere della Sera)

Ursula von der Leyen sembra aver preso ripetizioni da Giorgia Meloni su come si fa un governo e a testimoniarlo ci sono una serie di fattori. A sinistra in questi ultimi giorni c’è stato persino chi è riuscito a parlare di «sconfitta europea per la Meloni». (Secolo d'Italia)

L’affaire fitto, la formazione della Commissione europea, le scelte di Ursula creano equilibri difficili in questo mandato bis Come spesso accade il dibattito sul processo di integrazione europea nel nostro Paese si intreccia e viene fagocitato dalla politica interna. (Quotidiano del Sud)

Attivista per il clima da sempre, ma anche tecnocrate e poi diplomatica sempre concentrata sul cambiamento climatico, vice del primo ministro Pedro Sanchez a Madrid dopo essere stata una alquanto ambiziosa ministra del governo socialista spagnolo: oltre agli accordi con sindacati e industria per eliminare carbone e nucleare, Teresa Ribera vanta anche di aver contribuito a stabilire per legge gi&a… (L'HuffPost)