Camorra: morta "Pupetta" Maresca, la prima donna boss

Pupetta Maresca fu ritenuta la mandante dell’omicidio di Ciro Galli, uomo di Raffaele Cutolo, ucciso nel 1981 per vendetta trasversale.

Una vita tra mala e fiction, omicidi e concorsi di bellezza: a 86 anni è morta nella sua casa di Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, Assunta Maresca, più conosciuta come Pupetta, prima donna a essere considerata un boss.

Chi era "Pupetta". Arrestata perchè si pensava avesse ordinato l’omicidio di Aldo Semerari, il criminologo e psichiatra che aveva dichiarato pazzo Cutolo, fu poi assolta. (Gazzetta del Sud)

Su altre testate

Nel 1986 la sezione misure di prevenzione del tribunale di Napoli stabilì che Pupetta Maresca apparteneva alla camorra come affiliata alla Nuova Famiglia TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: Pupetta Maresca: “La camorra è l’alibi della politica”. (Cronache della Campania)

Pupetta Maresca fu ritenuta la mandante dell'omicidio di Ciro Galli, uomo di Raffaele Cutolo, ucciso nel 1981 per vendetta trasversale. Era la vedova del boss Pasquale Simonetti, soprannominato Pascalone e Nola, sposato appena ventenne ad aprile del 1955, e vedova di un contrabbandiere, Alberto. (Rai News)

Pupetta fu poi ritenuta la mandante dell'omicidio di Ciro Galli, uomo di Raffaele Cutolo, ucciso nel 1981 per vendetta trasversale Aveva 86 anni. (Sky Tg24 )

IL PROCESSO Pupetta Maresca, la rivelazione: «Chiese lavoro per il. Addio a Pupetta Maresca, aveva 86 anni: è scomparsa nella sua casa di Castellammare, dove era nata il 19 gennaio del 1935. (Il Messaggero)

Aveva anche sposato il boss Umberto Ammaturo nel 1970, da cui ha avuto due figli, Roberto e Antonella Una vita tra mala e fiction, omicidi e concorsi di bellezza: a 86 anni è morta nella sua casa di Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, Assunta Maresca, più conosciuta come Pupetta, prima donna a essere considerata un boss. (L'HuffPost)

Una donna che si trovò nel fuoco di due delle più spaventose guerre di camorra che la storia di Napoli ricordi, fu amata, odiata, disprezzata, lusingata (La Stampa)