Cecilia Sala, domiciliari in ambasciata: si studia il piano. Le trattative del governo per sbloccare lo stallo
«Dobbiamo fare in fretta». Per Giorgia Meloni il mandato è chiaro: bisogna liberare Cecilia Sala il prima possibile dal carcere di Evin. Anche a costo di non rimpatriarla immediatamente a Roma, ospitandola nella nostra ambasciata a Teheran, rilasciata ma ancora prigioniera. In condizioni umanamente dignitose però. Quelle stesse che le tre telefonate con la famiglia concesse alla giornalista l’altro ieri hanno chiarito non essere garantite dall’Iran. (ilgazzettino.it)
Su altre fonti
Solo pochi minuti per dare forza e speranza a una figlia che chissà quando potrà chiamare ancora. Che non dorme, che ha freddo, che le hanno tolto persino gli occhiali da vista. (Corriere della Sera)
I La parola chiave è «reciprocamente». Compare nelle ultime righe del comunicato con cui la rappresentanza diplomatica iraniana a Roma ha dato notizia dell’incontro tra l’ambasciatore della repubblica islamica Mohammad Reza Sabouri e il segretario generale della Farnesina Riccardo Guariglia. (il manifesto)
CASO CECILIA SALA, LA FAMIGLIA DELLA GIORNALISTA CHIEDE IL SILENZIO STAMPA. L’IRAN: “ROMA RIGETTI LA POLITICA USA, L’ARRESTO DI ABEDINI È ILLEGALE”. (Il Fatto Quotidiano)
La procura generale di Milano esprime parere negativo sulla richiesta di domiciliari per l'ingegnere iraniano (LAPRESSE)
Ieri c’è stato un vertice per studiare le prossime mosse e ribadire l'impegno per l'immediata liberazione, poi l'incontro della premier con la madre della giornalista in carcere da ormai due settimane. (Tiscali Notizie)
Palazzo Chigi ha valutato inopportune le notizie filtrate su Abedini, l'ingegnere che l'Iran vorrebbe far liberare. L'ipotesi di coinvolgere Erdogan nella mediazione (Open)