«Stiamo morendo». Assedio all’ospedale per svuotare il nord di Gaza
«Sai che significa congelare?». Reda Abu Zarada pone una domanda semplice, trattenendo a stento le lacrime. Al giornalista di al Jazeera che la incontra nella sua tenda nel sud di Gaza, a Khan Younis, racconta del freddo che penetra nelle ossa e di un gelo che non la fa smettere di tremare. La notte non si dorme. «Non abbiamo vestiti adatti, calzini, niente. Non ci saremmo mai aspettati una vita così. (il manifesto)
Se ne è parlato anche su altri media
Il portavoce dell’agenzia di difesa civile di Gaza, Mahmoud Bassal, ha detto all’agenzia Afp che la scuola era stata riconvertita in un rifugio per i palestinesi sfollati, uno di loro, Mahmoud, parlando con la Bb… (La Stampa)
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Il Natale a Gaza è segnato dalla sofferenza, dall’incertezza e dalla violenza. La popolazione della Striscia vive sotto un’intensa pressione, con almeno 28 morti registrati negli ultimi attacchi israeliani, che hanno colpito pesantemente edifici residenziali e strutture civili. (Ultima Voce)
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Intanto, il ministero della Sanità di Gaza fornisce un nuovo bilancio delle vittime, 45.259 dall’inizio della guerra il 7 ottobre 2023, dopo gli attacchi di Hamas in Israele in cui sono rimaste uccise 1200 persone e altre 250 sono state sequestrate. (OglioPoNews)