Ia, Rapporto 4.Manager: in 2024 boom professionisti che la usano, da 40mila a oltre 300mila

E' quanto emerge dal emerge dal VI rapporto dell'Osservatorio di 4.Manager 'Intelligenza Artificiale. Cambiamento culturale e organizzativo per imprese e manager: nuove traiettorie della managerialità' Dal 2019 le richieste di professionisti con competenze in AI sono aumentate del 157%, segnalando un'espansione significativa della domanda in questo settore. Il 2024 si profila quindi come un anno di svolta, con una crescita esponenziale di professionisti alle prese con l’AI, che passano da 40.000 a oltre 300.000. (Adnkronos)

Ne parlano anche altre testate

Cos'è l'intelligenza artificiale? Quali sono le sue potenzialità? Quali interrogativi etici sta imponendo? Non solo: come stanno cambiando il mestiere del giornalista e del pubblicitario? Come integrare AI e creatività? Qual è il rapporto fra tecnica, leadership e competenze umane? Soprattutto: che fare? (La Repubblica)

(Adnkronos) – Quasi 10.000 imprese italiane a settembre 2024 hanno già adottato tecnologie di AI, con un balzo di circa 30% rispetto all’anno precedente, evidenziando una domanda di competenze che è aumentata del 157% in 5 anni. (CremonaOggi)

Tuttavia, dietro questo progresso si celano divari e ostacoli significativi che richiedono investimenti non solo in tecnologie, ma soprattutto nelle competenze manageriali indispensabili per guidare l'innovazione. (Tiscali Notizie)

Rivelati a Roma i dati del VI rapporto dell'Osservatorio di 4.Manager "Intelligenza Artificiale. Cambiamento culturale e organizzativo per imprese e manager: nuove traiettorie della managerialità" presentato in occasione dell'apertura dell'anno accademico della Pontificia Università Antonianum. (Il Sole 24 ORE)

Così Stefano Cuzzilla, presidente di 4. “Abbiamo fatto questo lavoro importante con Confindustria e Federmanager tramite 4.Manager, la nostra associazione, per capire qual è l'impatto sulle aziende e sulle persone. (Adnkronos)

(Adnkronos) – “Noi come organizzazione sindacale monitoriamo diversi fondi e c’è un grande lavoro per portare i piani sanitari sulla stessa linea di assistenza”. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)