Dite alla Harris che puntare tutto su “Trump fascista” e “forza aborto” non funziona

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C’è un motivo se anche i più ascoltati aruspici dei sondaggi elettorali dicono che stavolta le probabilità di vittoria tra i due candidati alla Casa Bianca stanno veramente a 50 e 50, e che non si può scommettere su Donald Trump o Kamala Harris senza rischiare di ritrovarsi il 5 novembre nettamente smentiti dal risultato delle elezioni. Insomma, il quadro negli Stati Uniti è parecchio diverso rispetto a quello dipinto dalla stampa quest’estate, quando il vento sembrava avere cambiato direzione e gonfiare decisamente le vele della vice subentrata allo sfinito Joe Biden nella corsa alla presidenza. (Tempi.it)

Su altri giornali

E si è riacceso il dibattito sull’uso di questo termine, che fa parte di una strategia diretta a moderati e repubblicani indecisi su un ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. Lo storico Timothy Snyder dice al Corriere che in America «il tabù sul paragone tra Trump e Mussolini è un problema più grande del paragone stesso» e, anche se non sono la stessa cosa, «il termine è utile: se pensi che il fascismo sia morto nel 1945, è molto difficile definire Putin, che io credo sia chiaramente un fascista. (Corriere della Sera)

La settimana scorsa infatti Kamala Harris, candidata democratica alla Casa Bianca, ha rotto quello che negli Stati Uniti era ancora un tabù, accusando il suo sfidante, Donald Trump, di essere fascista. (il Giornale)

«Io non sono un nazista, solo il contrario di un nazista»: in un comizio ad Atlanta, in Georgia, Donald Trump ha respinto le accuse che gli sono state mosse da alcuni ex membri della sua amministrazione e ha accusato invece Kamala Harris di essere «fascista». (ilmessaggero.it)

Kamala Harris copia Macron: l'attacco sul fascismo e il modello francese che irrompe sulla campagna elettorale americana. Ecco il punto di Federico Rampini da New York: la videorecensione (Corriere TV)

Di Domenico Maceri – (Notizie Geopolitiche)

Sono il contrario di un nazista», ha detto Trump durante un comizio ad Atlanta, in Georgia, accusando la campagna della sua avversaria, la vicepresidente Kamala Harris, di volerlo infangare. L'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha replicato ieri ai Democratici, che l'hanno accusato a più riprese di rappresentare un pericolo per la democrazia e di essere un ammiratore dei regimi autoritari. (Corriere della Sera)