Renault non produrrà più motori di F1 dal 2026. La conferma ufficiale

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Renault ha confermato ufficialmente che non produrrà più motori di Formula 1 dal 2026. La notizia era nell'aria già da tempo ed è stata ufficializzata adesso tramite una nota diramata dalla Alpine, la scuderia francese del gruppo Renault che continuerà comunque ad assicurare il proprio impegno nel campionato di Formula 1. Il marchio Renault esce così definitivamente dalla massima competizione automobilistica a ruote scoperte lasciando il ruolo da motorista in F1. (HDmotori)

Ne parlano anche altre fonti

Diversi tecnici del reparto motori della scuderia Ferrari di Formula 1 hanno chiesto e ottenuto le dimissioni per andare in altri team F1: il team principal Vasseur è corso ai ripari sfruttando la decisione appena presa dalla Renault (Fanpage.it)

La notizia era da tempo nell'aria, ma ora arriva l'ufficialità tramite un comunicato che pare proprio non lasciare spazio a ripensamenti: Renault annuncia che che non produrrà più motori di Formula 1 a partire dal 2026. (il Giornale)

La versione definitiva delle norme presentate lo scorso giugno tarda ad arrivare, con i telai chiamati a sopperire le carenze prestazionali di motori pensati più andando incontro all’aspetto del marketing e ai costi che alle prestazioni pure dei motori. (Formu1a.uno)

La scelta è stata ufficializzata dal team Alpine attraverso un comunicato: “Le attività di Formula 1 a Viry, escluso lo sviluppo di un nuovo motore, continueranno fino alla fine della stagione 2025“. (OA Sport)

Renault ha deciso di terminare il progetto motori Alpine per la Formula 1 alla fine della prossima stagione, chiudendo un capitolo storico iniziato nel 1977. Il sito di Viry-Chatillon verrà trasformato in un centro chiamato Alpine Hypertech, dove ci si dediherà allo sviluppo di tecnologie avanzate per le auto sportive, tra cui le batterie allo stato solido. (Autoappassionati.it)

Un po’ come accadde per la Alfa Romeo a metà degli anni ottanta, allorquando la FIAT assunse il controllo della storica casa del Biscione, ponendo di riflesso la parola fine all’impegno del costruttore nella classe regina. (FUNOANALISITECNICA)