Per l'Oms il talco è "probabilmente cancerogeno"

L'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc) ha stabilito che il talco è "probabilmente cancerogeno" per l'uomo. L'ente, che fa parte del dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha concluso che esistono prove – limitate negli esseri umani, ma sufficienti negli animali da laboratorio – a sostegno del fatto che il minerale può causare tumori, in particolare alle ovaie e ai polmoni. (WIRED Italia)

La notizia riportata su altre testate

È proprio questo aspetto ad associare le due sostanze. A fare chiarezza sulla questione è Geopop che spiega innanzitutto come il talco sia intimamente legato a un'altra sostanza, questa sì di sicuro pericolosa per l'uomo: l'amianto. (Corriere del Ticino)

Per altri usi del talco, come l'assorbimento del sudore, non ci sono problemi di sicurezza e non è necessario preoccuparsi. (Geopop)

“Cancerogenicità del talco e dell’acrilonitrile”. È il titolo dello studio pubblicato su The Lancet Oncology in cui si spiega che il talco, usato nell’igiene anche dei bambini, è un “probabile cancerogeno per l’uomo”, inserito nel gruppo 2A della classificazione della Iarc, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell’Organizzazione mondiale della sanità. (Il Fatto Quotidiano)

Perché Oms e Iarc dicono che il talco è “probabilmente” cancerogeno: «Rischio tumore alle ovaie»

Alla base delle conclusioni, una recente valutazione condotta da un team di 29 scienziati. Allo stato attuale dei fatti, il talco è da classificarsi come “probabilmente” cancerogeno. (LifeGate)

Oncologia Talco, Oms lo riclassifica come probabilmente cancerogeno. Ecco i rischi L'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) dell'Oms ha pubblicato i risultati della valutazione sulla cancerogenicità del talco classificato nel Gruppo 2A, delle sostanze probabilmente cancerogene per l'uomo. (Farmacista33)

E ha messo il minerale usato in numerosi prodotti di bellezza nel gruppo dei probabili cancerogeni (2A), spostandolo da quello dei possibili cancerogeni. L’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc), che fa parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha rivalutato i dati disponibili e le ricerche. (Open)