WhatsApp smetterà di funzionare su diversi modelli da gennaio 2025: ecco quali
L'app di messaggistica non sarà più disponibile ROMA – Il 2025 inizierà, per alcuni utenti WhatsApp, con alcune sorprese negative. Per alcuni modelli, infatti, l’app di messaggistica più famosa al mondo smetterà di funzionare. Si tratta di modelli vecchi, sui quali Meta ha deciso di non investire e quindi non adeguare le sue applicazioni. Gli smartphone non supportati sono stati immessi sul mercato tra il 2012 e il 2013, tra i marchi coivolti c’è HTC, Motorola, LG, Samsung e Sony (Livesicilia.it)
La notizia riportata su altri media
La notizia segue un’altra decisione simile da parte di WhatsApp e riguardante vecchi modelli di iPhone: nello specifico, coinvolgerà circa venti modelli tra smartphone Samsung, Motorola, HTC, LG e Sony (Telefonino.net)
Dal 1° gennaio 2025 WhatsApp smetterà di funzionare su 19 modelli di smartphone immessi sul mercato tra il 2012 e il 2013. La decisione, presa da Meta, coinvolge noti marchi come... (Virgilio)
Questo cambiamento, sebbene atteso, solleva interrogativi sul futuro della tecnologia e sull'accessibilità delle innovazioni per tutti gli utenti. A partire da gennaio 2025, l'app smetterà di funzionare su 19 modelli di smartphone, sia Android che iPhone, a causa di un aggiornamento che integrerà nuove funzionalità basate sull'intelligenza artificiale. (La Voce di Rovigo)
A partire dal 2025, WhatsApp non funzionerà più su un elenco specifico di smartphone considerati obsoleti. Questa decisione, annunciata da Meta, è stata presa per garantire maggiore sicurezza e migliorare la compatibilità dell’applicazione con le nuove funzionalità tecnologiche. (Agenpress)
Novità in arrivo per il mondo della messaggistica: dal 1° gennaio 2025 WhatsApp smetterà di funzionare su 19 tipologie di dispositivi. L’app, la più utilizzata al mondo per scambiare messaggi, non sarà più compatibile con gli smartphone che non supportano Android 5.0 o versioni successive. (ilmessaggero.it)
I telefoni esclusi da WhatsApp Questa decisione mira a garantire la sicurezza e l'efficienza dell'applicazione che appartiene a Meta, il colosso tech che controlla anche Facebook, Instagram e Threads. (la Repubblica)